NAPOLITANO, LA VERITA’ SVELATA: ANNI DOPO, IL RAPPORTO CHE CONFERMA IL SUO INFAME TRADIMENTO AI DANNI DEL POPOLO

Il 2018, l’anno del crollo di Giorgio Napolitano. Politicamente, sottolinea Antonio Napoli su Italia Oggi, il ritorno al proporzionale e il ruolo finalmente di arbitro imparziale del Quirinale, con Sergio Mattarella, rappresentano la nemesi di Re Giorgio, che per quasi 10 anni ha interpretato il ruolo in modo debordante.

Dal 2011, “il ruolo giocato dalla Presidenza della Repubblica in questi anni cruciali è stato unanimemente riconosciuto come centrale. Per cui (pur apprezzando lo straordinario impegno personale profuso) non si può non partire da un bilancio fallimentare della presidenza Napolitano”. I suoi obiettivi più volte sbandierati, anche durante “la drammatica rielezione del 2013”, sono stati tutti mancati: “Non siamo approdati ad alcuna riforma costituzionale” e, “unico caso in Europa, si è venuto maturando un successo enorme delle forze populiste” che, ironia della sorte, “ora governano pure insieme”. Poi, impossibile dimenticarlo, “le politiche di austerità volute dalle leadership europee, e che Napolitano ha condiviso e sostenuto, hanno prodotto una spaccatura insanabile tra élite e popolo, fino a condurre in tutta Europa e negli Stati Uniti alla sconfitta storica della sinistra democratica”, col Pd passato in 10 anni (di cui 6 al governo) da 12 a 6 milioni di voti. Qualcuno ringrazia, ma non è chi sperava Napolitano.