Napoli, l’assessore alla “cultura” De Majo (vicina ai teppisti dei centri sociali) denunciata per possesso di esplosivo

 

(DIRE) – Eleonora de Majo: “L’altro ieri mattina ho subito una perquisizione che ha come motivazione una presunta “imposizione di una attività volta a coinvolgere con ruolo decisionale i tifosi organizzati”. Quale donna delle istituzioni sarei quindi vittima di pressioni volte a inserire esponenti delle tifoserie popolari all’interno di una commissione che vede presenti istituzioni culturali, esponenti del mondo universitario, dello sport oltre che il figlio dello stesso Maradona. Nessuna pressione c’è stata”.

Lo dice l’assessora alla Cultura del Comune di Napoli Eleonora de Majo (vicina al centro sociale Insurgencia) in riferimento ad alcuni notizie apparse oggi sugli organi di stampa. Durante una perquisizione nel suo appartamento è stato rinvenuto del materiale esplodente. De Majo è stata denunciata, insieme al suo compagno, l’assessore della Terza Municipalità Egidio Giordano, per la detenzione del materiale. La perquisizione rientra nell’ambito di un’inchiesta della procura partenopea sugli scontri avvenuti lo scorso 23 ottobre fuori alla Regione Campania.

Tra i partecipanti anche un gruppo di ultras indagati, uno dei quali era membro di una commissione del Comune impegnata a occuparsi dell’iter per la realizzazione di una statua in memoria di Diego Armando Maradona.

In merito al materiale esplodente trovato durante la perquisizione “si tratta – precisa l’assessora Eleonora de Majo – di nient’altro che di un residuo di un Capodanno di qualche anno fa, materiale dimenticato in un cassetto. Non sono né lacrimogeni né fumogeni, termini che mi hanno fatto anche sorridere in questo momento di evidente e spiacevole tensione”.

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