MUSICA ITALIANA IN LUTTO: IL CANTANTE È APPENA VENUTO A MANCARE

Nel mondo accadono ogni giorno fatti più o meno eclatanti, alcuni dei quali colpiscono in particolar modo l’opinione pubblica. Spesso si tratta ad esempio di decessi dovuti a malori improvvisi, una circostanza quest’ultima che in questo periodo sta interessando in particolar modo il nostro Paese, dove molte persone stanno perdendo la vita tutto ad un tratto. Ma poi ci sono anche altri fatti di cronaca molto gravi, come ad esempio incidenti stradali o omicidi.

Quando un episodio del genere accade ad un vip le persone vanno in ansia, anche perchè queste persone sono molto seguite dalla pubblica opinione. Si pensi ad esempio a quanto accaduto poche settimane fa, quando è venuta a mancare la notissima attrice Angela Lansbury, famosa per aver interpretato la celebre “Signora in giallo” nell’omonima serie tv negli anni ’80. E in queste ore un altro vip invece è venuto a mancare nel nostro Paese. Vediamo di chi si tratta.

MORTO IL NOTO CANTANTE

Secondo quanto riferisce la stampa nazionale è venuto a mancare improvvisamente Nico Fidenco, nome di battesimo Domenico Colarossi. L’uomo ha avuto una grande e prestigiosa carriera ed era conosciuto appunto in tutto il nostro Paese, suo è il primo 45 giri che ha venduto oltre 1 milione di copie.

Nico ha scritto anche delle famose colonne sonore di film, come ad esempio quella di What a Sky, tratto dal film I delfini. Una opersonalità poliedrica e versatile che ha dato tantissimo non solo al mondo della musica, ma appunto anche del cinema. “Era un ragazzo che voleva fare il regista. Avevo vinto il concorso per accedere al Centro Sperimentale di Cinematografia, sostenendo l’esame con Rossellini. Fu proprio grazie a lui, che mi scelse, che potei frequentare il Centro Sperimentale. Mi trovai di fronte ad artisti del calibro di Rossellini e di Giulio Blasetti. Dopo un anno e mezzo di studi, lasciai il Centro Sperimentale, pensando fosse tempo perso. E così cominciai a fare altri lavoretti” – così si raccontò Fidenco in una intervista a Marco Annicchiarico.

“Mi vergognavo di iniziare a fare questo lavoro. E allora la mia fidanzata, che era la figlia dello sceneggiatore e regista Vittorio Mertz, mi consigliò di scegliere uno pseudonimo. Ne mandai una decina alla Siae che mi rispose dopo qualche settimana, comunicandomi di aver scelto Fidenco” – così raccontò Nico in una sua intervista quando i cronisti gli chiesero come fosse il suo nome d’arte. Fidenco mancherà moltissimo a tutti.