Mosca taglia il gas a Polonia e Bulgaria: “Dovevate pagare in rubli”

Mossa a sopresa ma non tanto della Russia, con Mosca che taglia il gas a Polonia e Bulgaria: “Dovevate pagare in rubli”. Gazprom sospende le forniture ai due paesi ed impugna il “diktat” del capo del Cremlino sulla valuta da usare, ma i motivi sono molto più forti e risiedono, spece nel caso di Varsavia, nell’atlantismo spinto della Polonia.

Polonia che ha annunciato che la Russia ha sospeso le forniture attraverso il gasdotto Yamal.

Mosca taglia il gas a Polonia e Bulgaria

Si tratta del “pipeline” che arrivando dalla Bielorussia attraversa il Paese fino ad arrivare in Germania. Alla Bulgaria non è andata meglio: Sofia ha annunciato che da oggi Gazprom sospenderà le forniture a Bulgargaz. E il colosso russo ha spiegato che da 24 ore ormai Varsavia deve pagare in rubli, visto che il tempo di adeguarsi al nuovo regime di pagamenti era scaduto venerdì scorso.

A questo aveva fatto seguito una lettera al partner energetico polacco che annunciava lo stop ai rifornimenti.

Lo “sforzo continuo” degli Usa

Dal canto suo Varsavia, che per posizione geografica e politiche energetiche non è l’Italia dove per fortuna l’estate è una cosa seria, aveva dichiarato che la Polonia non avrebbe più avuto bisogno del gas russo dopo il mese di ottobre. Su questa delicatissima questione energetica e geopolitica gli Usa hanno parlato di uno “sforzo continuo” da parte dell’amministrazione Biden “per aumentare forniture di gas naturale e alternative per quei Paesi che dipendono dalla Russia”.