MORTE ELENA DEL POZZO, LA SCOPERTA CHOC SUL CELLULARE DELLA MAMMA

Si sono celebrati avanti ieri pomeriggio i funerali della piccola Elena Del Pozzo, con una folla di gente inaudita e inferocita, contraria alla presenza dei nonni materni della bimba che non hanno nulla a che vedere con questo efferato omicidio, anzi, si ritrovano una nipotina uccisa e una figlia reo-confessa in carcere.

Martina Patti, 23 anni, ha massacrato a coltellate la povera Elena e ne ha sepolto il corpicino martoriato, impilato in sacchi neri della spazzatura, in un campo incolto di Mascalucia, dove poi, lei stessa, ha fornito le indicazioni ai carabinieri per il ritrovamento.

La messinscena del finto rapimento da parte di un commando di 3 uomini incappucciati, di cui uno armato, ha retto pochissimo, suscitando, sin da subito, le perplessità degli inquirenti e delle forze dell’ordine. Effettivamente Elena non è stata vittima di un sequestro ma è stata accoltellata, con 11 fendenti, inferti con un coltello da cucina (arma ancora non ritrovata), dalla madre.

E’ per questo che per la donna si sono aperte le porte del carcere catanese di Piazza Lanza, dove è sorvegliata a vista h24, temendo possa compiere atti autolesionistici o possa essere aggredita dalle altre detenute.

Vi è poi la paura che possa fuggire, inquinare le prove o reiterare il reato. Il lavoro degli inquirenti, giorno dopo giorno, sta chiarendo la dinamica dell’omicidio, mentre permangono dubbi sul movente del folle gesto, ricondotto alla gelosia.

Il gip Daniela Monaco Crea, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, ha ammesso che il movente deve essere “scandagliato attraverso l’escussione di parenti e amici”. Come ormai noto, il papà della piccola, Alessandro Del Pozzo, aveva interrotto la relazione con la Patti lo scorso aprile. Una decisione che sarebbe stato lui a prendere.

Come riportato da +Donna, i problemi erano iniziati circa 6 anni prima e il rapporto tra i due ex era stato altalenante. La Patti, invece, ha dichiarato agli investigatori che i “rapporti sono stati sempre difficili, perché mi sottometteva, era molto geloso, mi alzava le mani, ho fatto anche una denuncia, però poi i suoi genitori mi hanno fatto pesare la cosa, accusandomi che aggravavo la sua già difficile posizione, quindi mi sono convinta a ritirare la denuncia”.

Questo cozza col fatto che la donna, chiusa la relazione col padre di Elena, ha continua a manifestare la sua gelosia sui social, con crisi durante le quali usava anche la piccola Elena per far sentire in colpa il padre, senza curarsi dei sentimenti della bambina.

Ma proprio in queste ore gli inquirenti hanno fatto un’altra agghiacciante scoperta: sul telefono di Martina hanno trovato anche un video che, molto probabilmente ,potrebbe aver portato al piano folle. Parlo di un video, pubblicato da Alessandro, dove la sua nuova compagna, con la quale si stava rifacendo una vita, giocava allegramente con Elena.

Martina lo avrebbe visualizzato e in lei sarebbe scattata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, portandola al compiere l’efferato delitto. Gli inquirenti non lasciano nulla al caso e stanno passando in rassegna lo smartphone della Patti, contenente messaggi scritti e audio, alla ricerca della verità.