MORTE BRUNO ARENA, L’AMICO E COLLEGA DI SEMPRE MAX CAVALLARI ROMPE IL SILENZIO: LE SUE PAROLE

Stamattina, 28 settembre, è arrivata una bruttissima notizia; una di quelle che non ci aspettavamo. Il grande comico Bruno Arena ci ha lasciati. Si è spento a 65 anni.

Bruno non ha certo bisogno di presentazioni: era un artista poliedrico che sapeva, con il suo talento innato, strappare una grossa risata a tutti, grandi e piccini. Una vita costellata di successi, la sua, ma anche da grossi problemi di di salute.

Attore brillante, carismatico sul piccolo schermo, nei teatri, sui più grandi palcoscenici d’Italia. Era unico, inconfondibile. Aveva lavorato come insegnante di educazione fisica a Varese, prima di intraprendere, nel 1983, l’attività di animatore turistico.

Nel 1984, è rimasto coinvolto in un grave incidente automobilistico che gli ha causato seri problemi alla vista, sfigurandolo ma anche su questo, Bruno, ironico e autoironico, ci aveva sempre scherzato su. Sino a quando, nel 2013, mentre aveva appena terminato di registrare una puntata di Zelig, un’aneurisma lo ha colpito.

Ecco che la sua vita è cambiata radicalmente, muovendosi in sedia a rotelle, non parlando più, con la sensibilità persa in molte parti del corpo. Una vita che ha vissuto per 9 anni, sino al tragico epilogo.

Ma cosa sarebbe stato Bruno Arena senza Max Cavallari? Il duo de I Fichi d’India da loro creato ha sempre fatto il pienone. Un successo grandioso, con i loro sketch, tra spettacolari cabaret in giro per l’Italia, e tantissimi applausi ricevuti nei programmi di cui sono stati indiscussi protagonisti, sempre assieme.

Da “La sai l’ultima”, a “Zelig Facciamo Cabaret” , da “Colorado” allo spettacolo “Uno, due tre… Stella!”, sino alla partecipazione in pellicole cinematografiche gettonatissime come “Lucignolo” e “Amore a prima vista”, per non parlare dei cinepanettoni. Un successo dietro l’altro, in cui adoravano travestirsi per far ridere il pubblico, come nelle parodie di Benedetta Parodi, nel lupo e Cappuccetto Rosso.

Come possiamo dimenticarceli? Quando si è una coppia di comici, perdere il proprio compagno è straziante. Siamo abituati a vedere Bruno e Max assieme. L’uno senza l’altro si annulla. Pensiamo, ad esempio, a Totò senza Peppino, a Pio senza Amedeo, a Ficarra senza Picone, a Lillo senza Greg. Cosa ne sarebbe di loro singolarmente parlando?

Max Cavallari era molto di più di un collega per Bruno. Era un fratello. E gli è sempre stato vicino, cercando di tirarlo su sempre, assieme a tutta la sua splendida famiglia. Max, uno dei primi ad aver appreso la notizia del decesso, ha usato poche ma struggenti parole per dare il suo personalissimo saluto all’amico e collega.

Sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Hai preso la valigia e le parrucche?…adesso farai ridere i grandi lassù…. È solo un arrivederci. Ti amerò per sempre”aggiungendoci due emoticon: un cappello e un cuore nero. Un dolore troppo forte per Max, che ha perso la sua spalla, il suo supporto, una parte di sé. Perché quando si è un duo, è impossibile immaginarsi l’uno senza l’altro. Vorrei pensare che questo sia un altro sketch che I Fichi d’India ci stanno regalando ma, purtroppo, non lo è. Riposa in pace Bruno e rallegra il Paradiso con le tue battute.