Milano, Parma e infine Roma: le tappe dei 2 cinesi contagiati
Subito era scattato l’allarme in albergo quando una donna ha chiamato la reception chiedendo un medico in camera perché il marito aveva la febbre.
Fin qui nulla di allarmante, se non fosse che la coppia in questione è composta da due turisti cinesi in visita nel nostro Paese. Insieme a un gruppo di 21 connazionali, i due coniugi erano arrivati in Italia lo scorso 23 gennaio, con un volo atterrato all’aeroporto di Malpensa. L’idea era quella di fare un tour a bordo di un bus turistico, in giro per le città italiane. Le prime avvisaglie di quella che poteva essere una banale influenza si sono avute mercoledì, con alcuni colpi di tosse. In serata però il rapido peggioramento e la telefonata della moglie alla reception, preoccupata perché il marito aveva la febbre alta e stava male. Immediata la chiamata al 112 che ha inviato sul posto un’ambulanza.
L’allarme in albergo
Il fatto si è verificato all’Hotel Palatino in via Cavour, a Roma, nel quale la coppia cinese proveniente dalla provincia di Wuhan, ha soggiornato per due giorni. Scattato l’allarme, i coniugi sono stati trasportati all’ospedale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, dove sono stati ricoverati per accertamenti. Ieri la comunicazione che si tratta proprio di coronavirus, gli esami hanno infatti dato risultato positivo. Nella struttura ospedaliera sono stati portati anche i tre inservienti che si erano occupati delle pulizie delle due camere nelle quali i coniugi hanno soggiornato. Poco dopo il loro arrivo avevano infatti chiesto alla reception di poter cambiare stanza, non si sa ancora per quale motivo sia avvenuta tale richiesta. In seguito è arrivato in ospedale il pullman con a bordo gli altri turisti cinesi venuti a contatto con la coppia.
Erano atterrati a Malpensa il 23
Marito e moglie, 67 anni lui e 66 lei, erano arrivati a Malpensa il 23 gennaio. Dopo aver trascorso qualche giorno a Milano, la coppia ha visitato Parma e alcune città d’arte, per poi raggiungere la Capitale nella giornata di martedì 28 gennaio. A Roma hanno visitato musei, luoghi turistici e il centro storico, come per esempio il Colosseo, l’area archeologica e i Fori Imperiali, proprio situati a poca distanza dal loro hotel. Secondo quanto ricostruito, spesso marito e moglie si muovevano senza aspettare il resto della comitiva, come il giorno in cui è scattato l’allarme. Gli altri componenti del gruppo sono stati infatti rintracciati mentre si trovavano in gita a Cassino.
Lo stesso albergo dove soggiornava la coppia è ora in attesa dell’arrivo di un’altra comitiva di turisti cinesi, anche loro provenienti dalla provincia dove ha avuto inizio l’epidemia. Ovviamente, appena arriveranno, tutti verranno visitati e scatteranno le procedure di profilassi. Molti cinesi residenti a Roma si sono presentati in modo spontaneo all’ospedale Spallanzani per essere visitati.