Milano, dramma a scuola: bimbo di cinque anni precipita nel vuoto dalle scale, è gravissimo

Dramma venerdì mattina in una scuola elementare di Milano, dove un bimbo di cinque anni è precipitato nella tromba delle scale dal secondo piano fino al piano meno uno. La tragedia si è verificata alle 9.45 alla Giovanni Battista Pirelli di via Goffredo da Bussero, in zona Niguarda.

Il piccolo, per motivi ancora tutti da chiarire, ha fatto un volo nel vuoto di diversi metri. Sul posto sono immediatamente intervenute due ambulanze del 118, un’auto medica e i carabinieri, che sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto.

Il bimbo, che sarebbe un alunno italiano della classe prima elementare, è in condizioni gravissime. Pochi attimi prima delle 10.30 è stato portato fuori dalla scuola dai soccorritori del 118 ed è stato trasportato al vicino ospedale Niguarda con l’ambulanza scortata da una pattuglia dei carabinieri, che hanno anche bloccato il traffico su viale Suzzani per permettere al mezzo di arrivare più velocemente possibile in pronto soccorso.

Dai primi accertamenti – ma la dinamica è ancora tutta da chiarire – sembra che il bimbo abbia scavalcato da solo la ringhiera e sia precipitato nella tromba delle scale da un’altezza di circa sei metri. Il capitano della Compagnia Porta Monforte, Silvio Maria Ponzio, arrivato sul posto fin dai primissimi istanti, ha spiegato che il piccolo è precipitato dal secondo piano fino al piano meno uno. Non era cosciente ed è stato portato via in condizioni disperate.

Intervento al Niguarda: genitori e insegnati sotto choc
Tra i primi ad arrivare a scuola i genitori del piccolo, prima la mamma e poi il papà, che – disperati – sono poi saliti in ambulanza. Al Niguarda il bambino è giunto con un grave trauma cranico. I medici in sala operatoria stanno cercando di diminuire la pressione intracranica. La prognosi è riservata.

Sotto choc gli insegnanti e il personale scolastico: molti tra loro sono scoppiati in lacrime e hanno conitnuato a passeggiare tra i corridoi visibilmente provati. Fuori dalla scuola, poco dopo, si sono radunati diversi papà e mamme degli altri bimbi dell’istituto.