Meno tamponi e più contagi, il 70% in Lombardia. E a Bergamo sei su dieci positivi ai test del siero

 

Sette regioni non hanno nuovi casi di coronavirus e undici sono senza vittime.

Non ci sono ribaltoni eclatanti, rispetto ai giorni precedenti, nel bollettino diffuso ieri pomeriggio dalla Protezione civile.

Respiratori in un reparto di terapia intensiva
Continua la discesa degli attualmente contagiati che passa a quota 34.730, facendo registrare un -532, mentre c’è una ripresa dei nuovi positivi che sono stati 280, ovvero 83 in più rispetto a domenica e di questi il 70 per cento è in Lombardia (194 casi) mentre nessun nuovo caso è stato rilevato in Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata.

I decessi, invece, sono stati 65 (+12). La quota complessiva dei guariti è di 747 pazienti, con una discesa nelle terapie intensive di 4 unità su 283 e nei ricoveri dei pazienti con sintomi di 135 unità su 4.729. Nelle ultime 24 ore, poi, hanno lasciato l’isolamento domiciliare 393 persone mentre 29.718 restano in quarantena. Negli ospedali della Lombardia, invece, i ricoverati in terapia intensiva sono ancora 107 mentre guariti e dimessi sono complessivamente 54.768, in aumento di 263 unità nelle ultime 24 ore.

A oggi la regione con più positivi resta la Lombardia con 19.319 casi, mentre sono 3.866 in Piemonte, 2.282 in Emilia-Romagna, 1.080 in Veneto, 721 in Toscana, 248 in Liguria, 2.615 nel Lazio, 1.075 nelle Marche, 717 in Campania, 698 in Puglia, 81 nella Provincia autonoma di Trento, 853 in Sicilia, 144 in Friuli Venezia Giulia, 632 in Abruzzo, 97 nella Provincia autonoma di Bolzano, 29 in Umbria, 56 in Sardegna, 8 in Valle d’Aosta, 77 in Calabria, 119 in Molise e 13 in Basilicata.

Netta decrescita, invece, dei tamponi eseguiti che ieri sono stati oltre 27.122 ma sono 22mila in meno rispetto alle 24 ore precedenti e il totale dall’inizio dell’epidemia è giunto a 4.263.647. Ancora preoccupa, poi, il focolaio nel Lazio dove ieri ci sono stati 16 nuovi contagi, di cui 6 riferibili al focolaio dell’Irccs San Raffaele Pisana di Roma, che raggiunge così un totale di 41 casi positivi. «Il focolaio Covid-19 scoppiato all’Irccs S. Raffaele Pisana è sotto controllo, stiamo conducendo un’indagine epidemiologica – ha detto il commissario straordinario della Asl Roma 3, Giuseppe Quintavalle -. Sappiamo che il primo caso positivo, un operatore, c’è stato ai primi di maggio. Abbiamo già fatto 700 tamponi: 300 su altrettanti pazienti ricoverati, il resto sugli operatori e sugli addetti delle ditte esterne. Dei 41 casi positivi, 24 sono pazienti. Ora stiamo stringendo il cordone sanitario, gli operatori sono in sorveglianza».

L’Ats Bergamo, infine, ha reso noti i risultati dei test sierologici ai quali, dal 23 aprile al 3 giugno sono stati sottoposti 9.965 cittadini e 10.404 sanitari. Per i primi, la percentuale di positività è del 57 per cento mentre tra è del 30 per cento tra chi opera in corsia.

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