Meloni, standing ovation dei commercialisti: la premier “si imbarazza”
Alla Nuvola di Fuksas, nel cuore di un evento che ha visto protagonisti i commercialisti italiani, si è consumato un momento di svolta politica e professionale. Gli Stati Generali dei commercialisti si sono aperti con un intervento che ha suscitato entusiasmo e un senso di liberazione tra i presenti: le parole di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, hanno segnato un passo importante nella tutela e nel rinnovamento della categoria.
«Abbiamo corretto una stortura che equiparava, ingiustamente, i collegi sindacali agli amministratori», ha dichiarato Meloni, ricevendo un fragoroso applauso. La premier ha ammesso con un sorriso un pizzico di imbarazzo: «Mi imbarazzo, ragazzi», ha detto, in un momento che ha sorpreso per la sua spontaneità in un contesto solitamente austero e formale. Un segnale di vicinanza e di attenzione alle istanze di un settore strategico per l’economia italiana.
Il cuore del discorso si è concentrato sulla riforma della responsabilità dei componenti dei collegi sindacali, un intervento considerato storico. Fino a oggi, un automatismo perverso – come lo ha definito Meloni – trascinava i controllori nelle stesse grane giudiziarie degli amministratori, mettendo a rischio il patrimonio personale dei professionisti. Con la nuova disciplina, il collegio sindacale potrà tornare a essere un’opportunità, riducendo i rischi e incentivando la partecipazione di giovani e professionisti qualificati.
«Se la politica ha l’umiltà di ascoltare, si ottengono grandi risultati», ha sottolineato Meloni, evidenziando come questa riforma sia parte di un più ampio patto tra governo e categorie professionali. Dal taglio del cuneo fiscale all’avvio di una riforma fiscale complessiva, l’obiettivo del governo è ridisegnare il rapporto tra Stato e contribuenti, puntando a tasse più leggere e a un fisco percepito come alleato, non come avversario.
Sul fronte della lotta all’evasione, Meloni ha annunciato risultati record: «i migliori di sempre», ha detto, ribadendo che chi vuole fare il furbo non troverà spazi, mentre chi è onesto e in difficoltà deve poter pagare senza eccessivi ostacoli. La sfida sarà ora quella di tradurre in pratica queste parole, con strumenti digitali più efficaci e sanzioni più mirate, per trasformare la paura del fisco in fiducia.
Un tema cruciale rimane quello generazionale: tra i corridoi della Nuvola, i giovani commercialisti sottolineano come la riduzione della responsabilità civile possa rappresentare un incentivo a restare in Italia, contrastando l’esodo e la fuga di talenti. Tuttavia, la concorrenza internazionale e la burocrazia restano ostacoli pesanti. Il governo promette nuove semplificazioni entro l’autunno, mentre l’Ordine dei commercialisti si prepara a monitorare trimestralmente gli effetti delle riforme.