Maxi sanatoria per clandestini: ecco la legge “voluta” da Soros

258.941,63 euro: è l’ammontare del contributo dell’Open Society Foundations, la rete filantropica fondata dal finanziere George Soros, a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dai Radicali e chiamata Ero Straniero – l’umanità che fa bene.

Scopo della proposta di legge, sostenuta da tutta la galassia della sinistra progressista e Open Borders, ma anche dalle organizzazioni religiose (Fondazione casa della Carità Angelo Abriani, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, Caritas, Fondazione Migrantes, Comunità Sant’Egidio, Federazione delle chiese evangeliche, Cgil, Emergency), è modificare l’attuale Testo unico sull’Immigrazione e superare così la Bossi-Fini introducendo “canali di ingresso per lavoro che facilitino l’incontro dei datori di lavoro italiani con i lavoratori dei Paesi terzi, questi ultimi da selezionare anche attraverso intermediari sulla base delle richieste di figure professionali dall’Italia” e “la possibilità di regolarizzare gli stranieri radicati nel territorio che si trovino in situazione di soggiorno irregolare a fronte della disponibilità di un lavoro o di legami familiari, sul modello di Spagna e Germania”.

In buona sostanza, l’obiettivo “regolarizzare i cittadini stranieri” che hanno un lavoro “ma non hanno i documenti per essere assunti”. In sei mesi, sottolineano i Radicali, sono state raccolte decine di migliaia di firme di cittadini italiani a sostegno di una proposta di legge “innovativa e aderente alle reali dinamiche della società italiana”. Un risultato straordinario, affermano, “che si deve soprattutto alle centinaia di militanti, attivisti e volontari impegnati a raccogliere le firme nelle strade e nelle piazze d’Italia”, nonostante un “dibattito pubblico dominato dalla paura e dalla demagogia, dando voce al Paese che rifiuta la politica dei muri e crede che l’immigrazione possa essere un’opportunità”.

La proposta di legge finanziata dal’Open Society di Soros chiede “l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione attraverso l’attività di intermediazione tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri non comunitari”, la reintroduzione del “sistema dello sponsor già collaudato con la legge Turco-Napolitano”, la “regolarizzazione su base individuale degli stranieri che si trovino in situazioni di soggiorno irregolare” allorché “sia dimostrata l’esistenza in Italia della disponibilità di un’attività lavorativa” o di comprovati legami familiari” nonché “l’abolizione del reato di clandestinità”. Tra i sindaci che sostengono l’iniziativa di Soros-Bonino troviamo il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, e Beppe Sala, sindaco di Milano. La proposta di legge ha avviato il suo iter parlamentare ed è all’esame della Commissione affari costituzionali della Camera.

Mentre in Francia il Presidente Emmanuel Macron chiude i porti e vieta l’ingresso ai migranti economici, in Italia, l’universo della sinistra progressista si affida a Soros e chiede una maxi sanatoria per 500.000 irregolari, in un Paese con un tasso di disoccupazione in crescita al 9,9%. e una disoccupazione giovanile che supera il 30%. Ma sono cittadini italiani e al partito Open Borders interessano poco o nulla…