Mattia Giani, eseguita l’autopsia: poi lo straziante annuncio del fratello

È stata eseguita l’autopsia sul corpo di Mattia Giani, il giovane calciatore che domenica, 14 aprile 2024, ha perso i senti al campo del Lanciotto, a Campi Bisenzio. Il 26enne non ha più ripreso conoscenza fino alla morte avvenuta il giorno successivo all’ospedale di Careggi. Ci sono molti punti da chiarire su cosa è avvenuto quel giorno.

Mattia Giani, eseguita l'autopsia: le indagini sulla morte del giovane calciatore

Mattia Giani, eseguita l’autopsia

Ieri, venerdì 19 aprile 2024, il medico legale Beatrice Defraia ha eseguito l’autopsia sul corpo di Mattia Giani all’Istituto di medicina legale di Firenze. Al momento, non è trapelato nulla sulle cause del decesso del giovane calciatore. Per sapere l’esito dell’esame autoptico bisognerà attendere il deposito in Procura della relazione, che avverrà tra 90 giorni, fa sapere La Nazione.

Mattia Giani, le indagini sulla morte del giovane calciatore

Intanto vanno avanti le indagini sulla morte di Mattia Giani. La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo che al momento non vede indagati. Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire cos’è successo domenica scorsa in quel campo da calcio. Una delle ipotesi è che qualcosa non abbia funzionato a dovere nei soccorsi al calciatore. I carabinieri hanno in custodia il defibrillatore presente negli spogliatoi dello stadio e hanno ascoltato chi era presente e aveva l’abilitazione a usare l’apparecchio salvavita. Intanto, sui social, il fratello di Mattia ha condiviso un messaggio struggente.

Elia Giani, fratello di Mattia, ha condiviso su Instagram alcune foto di loro da bambini e uno scatto più recente. “Ciao Matti, fratellone mio. Sei stato dal primo giorno il mio esempio, con la tua umiltà, il tuo rispetto e la tua bontà. Sono giorni che cerco di scrivere di te ma ho paura di non essere in grado di esprimere ciò che sei stato – ha scritto Elia -. Non siamo mai stati di tante parole ma ci bastava uno sguardo per capirci. Per la nostra stessa passione che ci ha trasmesso babbo, non abbiamo vissuto la quotidianità di tutti i giorni ma siamo sempre stati uno la spalla dell’altro. Sono e sarò sempre orgoglioso di te. Adesso prendimi per mano e conduciamo questa nuova vita insieme”, si legge.