Massimo Cacciari e il Dpcm di Conte: “Senza aiuti robusti, esploderà la rabbia sociale”

 

Dopo l’ultimo Dpcm di Giuseppe Conte, secondo Massimo Cacciari l’orizzonte è chiaro: sarà rivolta popolare. Se più o meno violenta di quanto accaduto tra venerdì e sabato a Napoli e a Roma, si vedrà. “È evidente – spiega al Quotidiano nazionale il filosofo, ex sindaco di Venezia – che se continua questa situazione, senza peraltro un flusso efficace di comunicazione da parte del governo e delle Regioni, o scattano meccanismi di aiuti robusti alle vittime economiche della pandemia o ci sarà solo da aspettarsi l’esplosione della rabbia sociale”.

“Non esiste solo il coronavirus – ricorda Cacciari -. Esistono decine di altre cause di morte, compresa la fame. Dunque, o ci sono gli aiuti o mi pare inevitabile che la rabbia esploda”. E se a questo scenario di disperazione si aggiunge la probabile infiltrazione di camorra, mafia e criminalità organizzata nell’organizzazione delle proteste, lo scenario che ci attende è tanto cupo quanto chiaro.

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