Martina Carbonaro uccisa in un cantiere Pnrr abbandonato: la famiglia chiede un risarcimento e scrive a Giorgia Meloni
La morte di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni uccisa dallโex fidanzato nei giorni scorsi, ha sconvolto lโItalia intera. A distanza di alcuni giorni dalla tragedia, la famiglia della giovane ha deciso di rompere il silenzio e di intraprendere azioni legali, annunciando una richiesta di risarcimento danni per le gravi carenze di sicurezza nel luogo dellโomicidio. Con un appello diretto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la famiglia chiede risposte e responsabilitร .
Un cantiere pubblico trasformato in trappola mortale
Contrariamente a quanto si era ipotizzato inizialmente, Martina non รจ stata uccisa in un casolare abbandonato, bensรฌ allโinterno di un cantiere pubblico attivo, situato nei locali sovrastanti gli spogliatoi del palazzetto comunale โLuigi Mocciaโ ad Afragola. Si tratta di unโarea inclusa nel progetto finanziato dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che avrebbe dovuto essere sotto stretta sorveglianza.
ยซNon cโerano recinzioni, nรฉ controlli, nรฉ segnali di pericolo. Tutto era aperto, accessibile e abbandonatoยป, denuncia lโavvocato Sergio Pisani, legale della famiglia Carbonaro. ยซUn cantiere cosรฌ, lasciato incustodito, rappresenta un invito a delinquere. Ed รจ lรฌ che Alessio ha trovato la pietra usata per colpire Martina e ha tentato di nasconderlaยป.
Lโappello della famiglia si rivolge direttamente a Giorgia Meloni: ยซCome รจ possibile che una struttura pubblica finanziata con fondi europei fosse in queste condizioni?ยป. La famiglia chiede parole chiare e assunzioni di responsabilitร , sottolineando che quei fondi dovevano servire a costruire e proteggere, non a creare un ambiente pericoloso che ha portato alla morte di una minorenne.
Una scena del crimine evitabile
Paolo Sibilia, architetto e consulente tecnico nominato dalla famiglia Carbonaro, ha condotto una perizia dettagliata sul luogo dellโomicidio. La sua analisi รจ sconvolgente: ยซQuel spazio, parte di un complesso sportivo in fase di riqualificazione con fondi PNRR, era completamente accessibile e privo di protezioniยป. Il tecnico ha anche richiesto documenti e chiarimenti allโUfficio PNRR competente, senza ricevere risposta.
ยซSe lโomicidio era premeditato โ spiega Sibilia โ quellโambiente ha rappresentato la condizione perfetta per agire indisturbati. Se invece si tratta di un gesto impulsivo, il cantiere ha comunque fornito lo scenario ideale per un delitto senza che nessuno si accorgesse di nullaยป. In ogni caso, il consulente sottolinea come la responsabilitร sia anche di chi non ha vigilato adeguatamente.
Un dolore che non si spegne: โMartina non puรฒ essere morta invanoโ
Oggi la famiglia Carbonaro chiede veritร e giustizia, ma soprattutto che la morte di Martina non venga dimenticata come una semplice statistica. ยซMartina era una bambina piena di sogni. Lo Stato dovโรจ stato?ยป, si chiede con dolore lโavvocato Pisani, rivolgendosi direttamente alle istituzioni.
Lโappello della famiglia si rivolge anche a Palazzo Chigi, chiedendo risposte concrete e azioni per evitare che tragedie simili si ripetano. La morte di Martina, affermano, rappresenta un fallimento sistemico che deve essere affrontato con serietร e responsabilitร .
Un richiamo alle istituzioni
La famiglia di Martina, attraverso il loro legale, invita le autoritร a fare chiarezza sulle responsabilitร e a garantire che i fondi pubblici siano utilizzati in modo trasparente e sicuro. La richiesta di risarcimento danni e lโappello pubblico sono un tentativo di sensibilizzare lโopinione pubblica e le istituzioni sulla necessitร di prevenire future tragedie.