MARCO GIALLINI, GRAVISSIMO INCIDENTE IN MOTO

Marco Giallini è uno degli attori più amati dagli italiani, con una lunga carriera alle spalle, ricca di grandi premi e riconoscimenti, oltre che uno degli artisti più affascinanti del piccolo e grande schermo.

Romano, classe 1963, ha vinto il Nastro d’argento peri film “Acab” e “Posti in piedi in paradiso” (nello stesso anno) e “Perfetti sconosciuti”; il Premio “Nino Manfredi” per “Tutta colpa di Freud” Dal 2016 è il protagonista della fiction “Rocco Schiavone” .

La sua, come quella di molti vip, è una vita ricca di enormi riconoscimenti ma anche segnata da tragedie, tra cui quella dell’improvvisa morte della sua adorata moglie Loredana.

I due si sono sposati nel lontano 1993 e hanno avuto due figli assieme, Rocco, il primogenito, e Diego, il secondogenito, sino a quando, nel 2011, un’emorragia celebrale se l’è portata via.

Forse non tutti sanno che l’amatissimo attore ha avuto un brutto incidente in moto di cui è riuscito a parlarne, seppur con profonda sofferenza. Vediamo cosa ha dichiarato.

Forse non tutti sanno che Giallini ha una grandissima passione, ereditata dal padre: quella del per le moto, difatti ne possiede tre. Proprio mentre era in sella ad una di queste due ruote, diversi anni fa, rimase coinvolto in un terribile incidente, proprio prima di iniziare le riprese di “Romanzo Criminale“, serie televisiva in cui interpretata il Terribile, anche se gli amici lo chiamano dottor Divago perché quando inizia un discorso non lo chiude e cambia argomento.

E’ stato lo stesso attore a raccontare cosa gli è accaduto nel novembre 2007. Mentre era a bordo della sua centauro da corsa, Marco assistette incredulo ad un incidente rocambolesco; insomma ad una scena a dir poco surreale in cui un’auto colpendo il paraurti di un camion, è finita col ribaltarsi al centro della strada.

Giallini ha cercato in tutti i modi di schivare l’impatto, non riuscendoci, al punto da dichiarare: “Due secondi prima dell’impatto, so che sto morendo“. Un racconto davvero drammatico in cui, pur essendone uscito in vita, ha riportato 50 fratture su tutto il corpo… non certo una passeggiata.

Riguardo al periodo del ricovero, ha detto: “Ero pieno di antidolorifici e riuscivo a malapena a stare in piedi. (…) Un mio amico veniva a trovarmi tutti i giorni. Mi ha anche aiutato ad andare in bagno. Quante persone lo farebbero per te?“, chiosando: “ un corpo martoriato e, ogni tanto, tra le gambe, il polso e le braccia, tutto si addormentava ancora. La chiamano parestesia, ma ci convivo bene. Così bene che quasi non potrei farne a meno“. Ovviamente, da attore ironico e autoironico, è riuscito a sdrammatizzare anche di quel periodo così doloroso.

Peraltro, l’incidente, che gli sarebbe potuto costare la vita, è avvenuto a poche settimane dall’inizio delle riprese di Romanzo Criminale – La Serie, in cui doveva interpretare il personaggio del Terribile, amatissimo dal pubblico. E‘ riuscito a recuperare in tre mesi, un tempo record, quando secondo i medici avrebbe dovuto metterci almeno un anno ma, senza ombra di dubbio, quel dramma, assieme alla morte della moglie, lo hanno segnato fortemente e indissolubilmente.