Manifestazione No Green pass a Roma, 12 arresti: le reazioni dei politici

La manifestazione No Green pass in piazza del Popolo a Roma ha avuto dei momenti di grande tensione e di scontri con le forze dell’ordine. Le persone continuano a scendere in piazza per protestare contro l’introduzione dell’obblico di certificato verde.

I politici hanno iniziato a condannare i manifestanti per i gesti violenti.

Manifestazione No Green pass a Roma: scontri con la polizia

La giornata di sabato 9 ottobre è stata carica di tensione, soprattutto a Roma, dove la manifestazione dei No Green pass in piazza del Popolo è sfociata in diversi scontri con la polizia. I manifestanti hanno occupato la piazza e le vie del centro e le forze dell’ordine hanno effettuato le cariche per cercare di disperderli.

Sono stati usati anche lacrimogeni e idranti contro la folla. Le persone arrestate sono dodici. Fermato anche il leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, che era sotto regime di sorveglianza speciale e ha violato diverse prescrizioni. Gli investigatori della Digos stanno indagando anche sulla posizione di altre persone. Alcuni agenti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti.

Manifestazione No Green pass a Roma: assaltata la sede della Cgil

Un gruppo di manifestanti ha assaltato la sede della Cgil.

Sono riusciti a sfondare le porte della sede del sindacato ed entrare, prima che la polizia riuscisse a fermarli. “La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte” ha dichiarato su Twitter il sindacato.

Manifestazione No Green pass a Roma: le reazioni dei politici

I politici hanno subito espresso il loro pensiero sulla grande manifestazione avvenuta a Roma. Mario Draghi, presidente del Consiglio, “condanna le violenze che sono avvenute in varie città italiane. Il diritto di manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione“. Questa è una nota di Palazzo Chigi. Il Governo “prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico“. Le proteste delle tantissime persone che sono contro l’obbligo del certificato verde sembrano non essere state ascoltate.

Quanto accaduto durante la manifestazione di Roma è squadrismo inaccettabile. Esprimo la mia solidarietà alla Cgil e alle forze dell’ordine per le violenze odierne” ha scritto Roberto Speranza, esprimendo solidarietà nei confronti del sindacato. “Le derive violente della manifestazione di Roma contro il Green pass sono davvero molto preoccupanti. Scontri con la polizia, strade bloccate e addirittura l’assalto alla sede della Cgil. Quella di oggi a Roma è la pagina di uno squadrismo pericoloso e violento. Manifestare il proprio dissenso è legittimo, avere dubbi e paure comprensibile, usare la violenza inaccettabile” ha scritto Giuseppe Conte. “Solidarietà alla CGIL per l’attacco subito, sono vicino a lavoratrici e lavoratori che difendono, pacificamente, i loro diritti e le loro libertà” ha aggiunto Matteo Salvini. Enrico Letta, su Twitter, ha dichiarato di aver deciso di cambiare i suoi piani per recarsi a Roma, nella sede della Cgil, per portare tutta la sua solidarietà e quella del Pd. Giorgia Meloni ha espresso la sua solidarietà alla Cgil e a Landini, definendo vergognose le immagini degli scontri. Ha accusato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la gestione dell’ordine pubblico. “Questi non sono manifestanti, sono delinquenti. Massima vicinanza alle Forze dell’Ordine. Basta con questa violenza inaudita, basta strumentalizzare i vaccini e il green pass: stanno salvando vite umane ed evitando nuove chiusure” ha aggiunto Luigi Di Maio.

Manifestazione No Green pass a Roma: le telefonate a Landini

Le immagini dell’assalto alla sede nazionale della Cgil e degli scontri con le forze dell’ordine a Roma hanno colpito tutti, suscitando forti reazioni di grande solidarietà nei confronti del segretario Maurizio Landini. Sergio Mattarella ha voluto telefonare subito al segretario generale del sindacato per esprimere tutta la sua solidarietà. “I sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza” ha aggiunto Mario Draghi, che ha deciso di telefonare a Landini.