Manca farmaco anti tumore: sospesa terapia ai pazienti

 

Si è visto negare l’accesso alla terapia per la mancanza del suo medicinale antitumorale. E così Vincenzo Santuccio, affetto da tumore alla vescica, è rimasto senza cura.

Il caso si è registrato all’ospedale di Avola, in provincia di Siracusa, ma riguarda l’intero territorio nazionale. Il farmaco che attualmente non si trova in Italia è la mitomicina, un antibiotico antineoplastico utilizzato dai pazienti affetti da tumore.

“Ho un tumore alla vescica – ha raccontato l’uomo al Corriere -. Seguo un protocollo di 12 mesi che prevede dopo l’operazione l’assunzione del farmaco una volta al mese. Questo mese ho dovuto saltare la terapia perché il farmaco manca in tutta Italia”. L’antitumorale è raccomandato nel trattamento di alcuni tipi di cancro sia da solo, sia associato con altri medicinali. “Nel bel mezzo della terapia – ha continuato – è stato ritirato su tutto il territorio nazionale e nella mia condizione ci saranno tante altre persone. Ho cercato di capire il perché e mi hanno detto che è stato ritirato perché sono finite le scorte. Chi è malato di tumore in questo momento si trova sprovvisto di un farmaco fondamentale”.

L’ospedale è corso subito ai ripari con un farmaco alternativo che però sembra non dare gli stessi effetti. “A me provoca un’irritazione che limita la qualità della vita giornaliera. Non è giusto penalizzare chi già sta male e deve combattere contro un tumore”, ha spiegato l’uomo.

Ma la mancanza del farmaco non crea disagi solo a livello locale, ma in tutta Italia. L’Agenzia italiana del farmaco ha infatti inserito la mitomicina nell’elenco dei farmaci carenti. In questo modo ha autorizzato le strutture sanitarie a importare il medicinale dall’estero.

Il caso era già stato sollevato quest’estate dalla regione Toscana. La mancanza di Mitomicina aveva costretto l’ospedale fiorentino di Careggi a bloccare 25 trattamenti ad altrettanti pazienti con il cancro. “Non ci possono essere interruzioni di somministrazioni di farmaci che riguardano una malattia così grave – aveva annunciato il governatore Enrico Rossi -. Già il Piemonte ha fatto un esposto alla procura della Repubblica per verificare se ci sono aspetti di rilevanza penale e se la salute dei cittadini è stata messa a rischio per ragioni speculative. Adesso anche la Toscana darà mandato all’Avvocatura di fare lo stesso”.

Lo Stato deve quindi intervenire per fare in modo che ci sia sempre disponibilità di farmaci essenziali. Dalla mitomicina dipende il futuro di numerosi pazienti che sperano nell’arrivo della loro cura.

 

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