Malta chiude e in Sicilia sbarcano 278 migranti

 

Nelle ultime 24 ore le navi delle Ong hanno portato in Sicilia 278 migranti nonostante fossero stati individuati in acque libiche o di soccorso maltese.

I talebani dell’accoglienza tedesca e quelli italiani di Mare Jonio hanno fatto quello che volevano fregandosene di violare le leggi pur di sbarcare i migranti in Italia.

«Proprio la nave italiana non è certificata per il soccorso – spiega una fonte del Giornale -. Avevano cominciato la procedura senza concluderla. E nonostante gli avvisi hanno preso lo stesso il mare». La Guardia costiera invierà un’informativa all’autorità giudiziaria, che teoricamente dovrebbe disporre il sequestro dell’imbarcazione. Mare Jonio è stata la prima nave ad arrivare, sabato, sbarcando 67 migranti a Pozzallo, che dovranno andare in quarantena. Il gommone, in acque di soccorso maltesi, era stato individuato da Moonbird, l’aeroplano pagato dalla chiesa tedesca, che decolla impunemente da Lampedusa. La nave ha chiesto un porto sicuro a Malta che ha risposto di rivolgersi all’Italia. E Roma ha subito ceduto facendo arrivare 67 migranti partiti dalla Libia per quasi la metà provenienti dal Bangladesh e non da paesi in guerra.

Sea watch nell’ultima settimana ha recuperato tre gommoni di migranti, due in acque libiche e uno in quelle di soccorso maltesi. Un totale di 211 persone fatte arrivare a Ponte Empedocle. Anche in questo caso Moonbird è stato importate nelle ricerche partendo da Lampedusa, dove lo scorso anno gli era stato proibito di fare base. Il 19 giugno, il terzo intervento in 48 ore, è avvenuto di notte.

Malta ha continuato a fare spallucce e come sempre con il secondo governo Conte, l’Italia ha aperto i porti. I talebani tedeschi dell’accoglienza hanno addirittura dichiarato: «Accogliamo positivamente l’assunzione di responsabilità in tempi ragionevoli da parte del Governo italiano auspicando che il raggiungimento di un porto sicuro a terra, non sia reso condizionale alla conclusione di tediosi negoziati con i partner europei per la redistribuzione delle persone soccorse».

Domani il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, incontrerà il responsabile della Farnesina, Luigi Di Maio e si spera che discuteranno anche della Sea Watch, che rischia l’ennesimo fermo amministrativo. Le Ong continuano a fare quello che vogliono, ma in ogni caso i 211 della Sea Watch dovranno salire sulla nave Moby Zazà per la quarantena in rada causa virus. Ieri sono sbarcati autonomamente nel leccese, da un veliero, 22 persone, compreso un minore iraniano di 11 anni non accompagnato. Le partenze dalla Libia stanno aumentando, ma la Guardia costiera locale, dopo la vittoria governativa nella battaglia di Tripoli, ha ripreso l’attività fermando il 17 giugno 400 migranti. Da gennaio ad oggi sono arrivati in Italia vai mare 5832 migranti rispetto ai 2242 di tutto il 2019. Solo in maggio 1654, più del doppio dell’anno prima.

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