Mafie, Gratteri affonda Saviano: «Certe serie tv sono solo porcherie»

 

Nicola Gratteri affonda Roberto Saviano. Il procuratore capo della Dda di Catanzaro contro Gomorra e tutto il proliferare di serie tv che rischiano di dare riferimenti sbagliati ai nostri ragazzi. “Porcherie” le ha definite Gratteri, da sempre impegnato a combattere le cosche calabresi, esprimendo questo suo assoluto convincimento nell’ambito della rassegna “Estate a casa Berto” che si tiene ogni anno a Capo Vaticano. Nell’incontro moderato da Paolo Conti del Corriere della Sera il procuratore ha infatti bollato come inutili e dannose alcune serie tv che raccontano le mafie. ”Qualche grande personaggio che si definisce intellettuale -ha notato Gratteri- dice che vogliamo censurare la cultura. Io invece sono preoccupato perché i bambini si nutrono di queste porcherie”. Nel mirino finiscono quindi inevitabilmente serie tv di successo come, appunto, Gomorra. E qui Gratteri è stato oltremodo schietto: ”Oltre a fare il magistrato, io sono seguito da migliaia di persone per le quali sono un modello ciò significa che devo stare attento a quello che dico e a quello che faccio. Se so che scrivendo un romanzo, una sceneggiatura o qualsiasi altra cosa posso nuocere al comportamento dei ragazzi quel prodotto non lo faccio altrimenti sono uno spregiudicato o un ingordo che voglio solo guadagnare soldi”. Più chiaro di così…