Mafia nigeriana, in Italia l’attività più atroce: «Minori utiiizzati nel traffico di organi»

 

Che fine fanno alcuni dei minori nigeriani che sbarcano in Italia? Da tempo sta prendendo piede una ipotesi agghiacciante: sono utilizzati dalla mafia nigeriana nel traffico di organi. A denunciarlo, in un articolo sul quatodiano on line Affaritaliani.it, è Vincenzo Musacchio, presidente dell’Osservatorio Antimafia del Molise: «La Black Axe, un’associazione criminale nigeriana che arriva in Italia con le prime ondate di migranti, ha, di fatto, introdotto i il business del traffico di organi umani. La mafia nigeriana fornisce “il materiale” per il settore dei trapianti clandestini, in massima parte con eliminazione del “donatore”». I minori – osserva sempre Musacchio- sono «presi dalle famiglie ,giustificando tale condotta criminosa come uccisioni sacrificali o casi di magia nera»

Che dicono le “anime belle” dell’antirazzismo?
Il traffico di organi umani, frutta alle organizzazioni criminali in tutto il mondo un miliardo e mezzo di dollari. «Di essi un terzo è gestito dalla mafia nigeriana». Chi esegue l’espianto e il trapianto? «Certamente chirurghi esperti in cliniche attrezzate. Ci vogliono complici nelle istituzioni, perché una clinica non può funzionare senza di esse, tantomeno una clinica dove si fanno trapianti. Ci sono, infine, i ricchi fruitori dei trapianti clandestini. Gente stimata, rispettata, di successo, che può spendere centinaia di migliaia di euro per il trapianto e che è totalmente priva di scrupoli: la parte peggiore di tutto quest’orrore». «Credo – conclude Musacchio – che su questo fronte convenga impegnarsi di più e in maniera concreta, particolarmente in collaborazione con la società civile, l’associazionismo – per evitare che, un domani non troppo in là da venire, ci possiamo trovare tutti a piangere sul troppo tempo sprecato senza neppure la minima forza di reagire». Perché non udiamo anche la voce delle “anime belle” dell’antirazzismo?