“Ma fermatelo”. Al Bano inizia a cantare l’Inno, la reazione del pubblico è senza pietà

Al Bano travolto dalle polemiche dopo la sua esibizione. Nella serata di ieri, mercoledì 15 maggio, si è giocata la finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta. I bianconeri sono riusciti a conquistare il trofeo grazie al gol siglato da Vlahovic nei primi minuti di gioco. Ma non è quello che è accaduto durante i 90 minuti di gioco ad aver provocato la reazione social dei telespettatori.

Durante il prepartita era prevista la performance del popolare cantante pugliese. Al Bano avrebbe dovuto cantare l’Inno di Mameli e per questo era attesissimo. Tuttavia, in qualche modo, le grandi aspettative sono state deluse. In tanti hanno fortemente criticato il cantautore per quello a cui hanno assistito. Andiamo a scoprire di cosa si è trattato e perché Al Bano è finito al centro di polemiche e attacchi.

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Al Bano, l’Inno di Mameli è un disastro: pioggia di critiche

Nonostante i rumori dello stadio e i cori Al Bano ha deciso di intonare il canto degli italiani scritto da Goffredo Mameli a cappella, cioè senza alcuna base musicale. Una scelta azzardata, che però non ha pagato. Anzi, l’esibizione è finita al centro di una rovente polemica.

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L’interpretazione personale dell’Inno da parte di Al Bano non ha conquistato il pubblico, tutt’altro. I commenti sui social sono stati tutti molto negativi: “Al Bano fa a pezzi l’Inno di Mameli”, “Interpretazione terribile” e ancora “Al Bano canta l’inno di Mameli… disastro totale”.

Un altro utente: “Al Bano ha sbagliato l’intonazione di partenza, troppo alta, e ha allontanato il microfono per non far sentire l’inevitabile stecca. Nel finale ha provato a nascondersi in improbabili barocchismi vocali che hanno evidenziato ancor più il disastro”. Nel finale il cantante, piuttosto stizzito, ha urlato più volte “Italia” senza ricevere un controcanto dagli spettatori. Così ha sbottato facendo un gesto con le mani urlando ancora più forte “Italiaaa”, ma il pubblico non ne ha voluto sapere. In molti hanno anche fatto il paragone con l’Inno cantanto da Annalisa negli anni scorsi: confronto impietoso.