“Ma come si permettono i giudici di giudicare le leggi? Non gli compete, è uno scandalo” Bongiorno mette in riga le toghe rosse e chi le sostiene
“Sono stupita che ci siano delle correnti della magistratura che esprimono giudizi sulla scelta di fare o non fare una legge. Si può entrare nel merito ma spetta al Parlamento decidere se si deve o non si deve fare una legge”.
Giulia Bongiorno, ministro per la Pubblica Amministrazione, intervistata da Maria Latella su Sky TG24, parla del tema, cavallo di battaglia della Lega di Matteo Salvini, della legittima difesa, che martedì 5 marzo verrà approvata a Montecitorio e poi passerà al Senato. Un tema che secondo la Bongiorno non può essere criticato a prescindere: “Non è vero che si dà licenza di uccidere e confermo che ci saranno delle indagini ogni volta che ci sarà un’aggressione.
Io parto da un presupposto: chiunque entri in casa altrui per rubare, uccidere, violentare deve accettare la conseguenza che chi è in casa deve potersi difendere”. Questo, aggiunge, “non significa sparare alle spalle di chi entra ma dà il semplice diritto di respingere. La novità è che se ci si difende in uno stato di turbamento o di paura ci sarà la possibilità di non finire sul banco degli imputati”.
Tav – “È noto che ci siano due sensibilità diverse tra M5S e Lega ma credo che sulla Tav la prossima settimana ci sarà una sintesi finale che risponderà a tutte le perplessità”, prosegue la Bongiorno. Il progetto della linea ad alta velocità Torino-Lione, afferma, “deve essere rivisto”, perché nel contratto di governo c’è scritto che “discuteremo”.
“Si dice sempre che tra Lega e M5S ci siano tensioni ma il traguardo è vicino. Noi non facciamo battaglie ma confronti, non compromessi ma mediazioni”, sottolinea. E si dice “molto fiduciosa” sul raggiungimento di un accordo.
Autonomie – In tema delle autonomie regionali, infine, il ministro spiega che “possono essere veramente un’opportunità”. “Le autonomie vanno considerate non nell’ottica della spaccatura ma proprio nel tentativo di sanare una spaccatura”.