Luigi Di Maio, sproloquio e insulti contro Matteo Salvini: “Basta selfie, sembri uno scolaretto”

 

Indovinate oggi Luigi Di Maio che fa? Presto detto, attacca il teorico alleato di governo Matteo Salvini. Lo fa senza nominarlo, ma il riferimento del vicepremier grillino è assolutamente evidente. Su Facebook, il capetto pentastellato scrive: “Le cronache di questi giorni hanno certificato che la corruzione è un male vivo e in salute, che si espande senza sosta nel nostro Paese. Per combatterla e sradicarla servono provvedimenti adeguati, non bastano i selfie e i proclami di guerra. Servono anticorpi, serve determinazione, perché non è questo il momento di mettere la testa nella sabbia! Forza!”. Insomma, fin troppo chiaro intuire a chi si riferisca quando parla a sproposito di selfie e ancor più a sproposito di sicurezza. La guerra tra M5s e Lega, insomma, è continua e totale. Il grillino poi prosegue nella sua intemerata: “Il senso di responsabilità in questo momento è ancor più importante per l’Italia. Servono moderazione e intelligenza per fare le cose bene, per aiutare le imprese, per sostenere la crescita e lo sviluppo. Se invece il fine è prendere qualche titolo di un giornale allora non va bene, perché io la vedo come una presa in giro. Il mio obiettivo e quello di tutto il Movimento è lasciare il segno e cambiare le cose. Appunto: guardare avanti e non indietro!”, aggiunge Di Maio. Non pago, dà anche dello scolaretto a Salvini, sempre senza citarlo: “Insomma, ognuno pensi al suo e lo faccia col massimo dell’impegno – scrive -. Non può essere colpa sempre degli altri, suvvia. E mi riferisco ai rimpatri. Questa è un po’ la scusa dell’alunno che non ha fatto i compiti a casa. Se c’è uno stallo, il MoVimento 5 Stelle è felice di dare il suo contributo e di aiutare. L’obiettivo è il risultato!”. Amen.

 

 

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