Lucano riabilitato, provoca Salvini: ‘Io non scappo’, il Ministro risponde: ‘Evviva’

 

Mimmo Lucano torna agli onori delle cronache, stavolta per un successo giudiziario. Il Sindaco simbolo del modello Riace è stato riabilitato dalla Cassazione che ha non ha rilevato indizi relativi a quelle che sarebbero le sue responsabilità su frodi ed eventuali matrimoni di comodo tra i migranti che hanno ridato vita al borgo in provincia di Reggio Calabria. In attesa del processo, Lucano si può godere il momento e nel corso di un’intervista a Radio Capital ha lanciato una provocazione al Ministro dell’Interno che, poche ore dopo, a precisa domanda dei giornalisti ha potuto rispondere per le rime, manifestando ancora una volta il suo dissenso rispetto al modello Riace.

Lucano intervistato da Radio Capital attacca Salvini
Quello tra il Sindaco di Riace e il ministro dell’Interno è una partita che nasce da lontano. Salvini non ha mai nascosto la scarsa simpatia nei confronti di Mimmo Lucano e del suo modello di integrazione. L’idea è stata quella di ridare vita ad un paese quasi abbandonato attraverso l’insediamento in loco di migranti, arrivati sulle coste calabresi e non. Un’idea che, ad esempio, ha trovato il pieno sostegno di Roberto Saviano, uno che non ha grande feeling con il leader della Lega.

Per diversi anni Riace è stata considerata un modello, ma di recente è stato posto fine al sistema per quelle che sarebbero state presunte irregolarità rilevate dalla Procura di Locri. La riabilitazione, al momento, risulta un piccolo successo per Lucano che, nel corso dell’intervista rilasciata a Radio Capital, ha lanciato una frecciata a Salvini, sottolineando che lui non scappa dai processi.

La risposta di Salvini non si è fatta attendere
Matteo Salvini, attorniato da alcuni giornalisti, è stato invitato ad esprimere un’opinione su quanto sta avvenendo attorno alla figura di Mimmo Lucano.

Il Ministro ha scelto di non parlare della riabilitazione del Sindaco, poiché ha detto di preferire il silenzio sull’operato dei giudici. A tradire parzialmente il suo stato d’animo ha esclamato un ironico: “Evviva”. Il leader della Lega ha inteso sottolineare che lui non teme i processi, altrimenti non avrebbe fatto il ministro dell’Interno, considerato che potrebbe essere presto costretto ad affrontarne degli altri. E, tra le sue parole, ha inteso evidenziare come la decisione di non mandarlo a processo sia stata del Senato che è espressione dell’elettorato e dei cittadini italiani.

Salvini, poi, ha ancora una volta criticato apertamente il modello Riace, poiché ha detto di ritenere sbagliata l’idea di popolare i paesi della Calabria o della Lombardia con degli immigrati: dunque ha invitato gli amministratori calabresi e non a pensare al futuro dei giovani e non a come popolare le zone disabitate.

 

Fonte: https://it.blastingpop.com/