L’sms choc: ‘Non li vedrai più’ Poi strangola i figli nel sonno

Tragedia familiare avvenuta questa mattina a Margno, piccolo comune della provincia di Lecco localizzato nel territorio della Alta Valsassina: in una fase delicata del passaggio che lo avrebbe portato a separarsi dalla moglie, un uomo ha ucciso i propri due figli, un maschio ed una femmina gemelli di 12 anni, lasciando un messaggio alla coniuge e successivamente togliendosi la vita.

Mario Bresso si trovava coi due dodicenni nella casa di villeggiatura di famiglia, in un condominio situato a breve distanza dal piazzale della funivia al Pian delle Betulle e dall’hotel Larice. La moglie, invece, era a Gorgonzola (città metropolitana di Milano), dove risiede tutta la sua famiglia, quando è stata raggiunta da un inquietante messaggio del coniuge: “Non vedrai più i tuoi figli”, avrebbe scritto quest’ultimo, come riportato da “Lecco online”, scatenando il panico nella donna.

Stando a quanto riferito dalla stampa locale, la coppia stava attraversando una fase molto delicata della separazione, che l’uomo non riusciva ad accettare. A causa di ciò, probabilmente, il raptus improvviso che lo ha portato a decidere di eliminare i propri figli come gesto estremo, prima di suicidarsi.

Distante dal luogo in cui si trovavano i familiari, la donna si è precipitata in auto a Margno, facendo lei stessa la terribile scoperta e venendo colta da un malore. Inutile il tempestivo intervento dei soccorritori, vale a dire i volontari della Croce Rossa di Premana e l’elisoccorso dell’Agenzia Regionale di Emergenza e urgenza partito da Como. Per i due dodicenni, infatti, era ormai troppo tardi, ed i medici hanno solo potuto constatarne il decesso.

Dopo aver ucciso i figli, l’uomo si sarebbe invece allontanato dall’appartamento, lasciandosi precipitare dal ponte della Vittoria di Cremeno (Lecco).

“Abito nel piano superiore”, racconta un vicino di casa a Valsassinanews, con la voce rotta dal pianto. “Questa notte alle 3 mi hanno svegliato dei rumori, strani, sordi. Ho pensato fossero dei ladri, ma qui è impossibile trovare dei ladri. E poi alle 7 sento delle urla lancinanti, stranissime, che non dimenticherò mai. Faccio la rampa di scale di corsa, e vedo la mamma di questi bambini che era in uno stato… si rotolava per terra, diceva che i bambini non si svegliavano”.

Il racconto si interrompe per la commozione, poi riprende. “Cerco di entrare in casa di questa famiglia, ma mi interrompe subito un poliziotto. E da lì a poco vengo a sapere che i bambini sono stati uccisi dal padre che è scappato. Il padre non l’ho visto. So che loro erano qui da circa una settimana. Io ho visto i bambini ieri sera, qui nel cortiletto a giocare. Tremendo. Mi dice piangendo quello della croce rossa che cose brutte ne ha viste ma così no… Ho chiesto come fossero morti, mi ha risposto che erano blu”, aggiunge ancora. “Hanno pensato allo strangolamento. Allora ho pensato che quei rumori erano… non lo so che cosa… Mi fa star male il pensiero che non ho potuto fare niente. Una rampa e potevo salvarli, forse, ma non li ho sentiti gradare né niente. Potevo far qualcosa. I bambini… sono una cosa sacra. Si consumava questa cosa orribile a pochi metri da casa mia”, conclude.