Lino Banfi saluta Alvaro Vitali: “Un amico vero, non potevo aiutarlo ma lo ricorderò sempre”, le reazioni social
L ’attore pugliese Lino Banfi,
Intervistato telefonicamente dal set del nuovo film con Pio e Amedeo, Banfi si è mostrato visibilmente emozionato: “Con Alvaro ho fatto la storia della commedia anni Settanta. Era un attore con una comicità naturale, perfetta per il mio modo di recitare e di clownare sui set.”
Ripercorrendo i loro anni di collaborazione, Banfi ha spiegato: “L’ho conosciuto tanti anni fa grazie a Sergio Martino. Divenimmo amici perché lavoravamo spesso insieme, ci scambiavamo battute e chiacchiere tra le riprese. Ma, poi, le nostre strade si sono divise, anche se il ricordo di quella complicità resta vivo.”
Il racconto sulla loro intesa lavorativa rivela un’umanità profonda: “Alvaro era la mia valvola di sfogo comica. Nei film gli davo spesso botte e schiaffi, lui aveva quella faccia da martire, perfetta per le sceneggiate. Era il mio ‘tubo di scarico’, lo dicevo scherzando, ma era anche un grande professionista.”
Banfi ha anche affrontato un discorso più personale: “Non è che non l’abbia aiutato, ma semplicemente non potevo farlo come attore, non ero un produttore. Mi chiedevano perché non l’avevo raccomandato alla Rai o in altri settori, ma io non potevo. Magari avessi potuto.”
Il dolore e la malinconia emergono quando il comico e attore si rivolge direttamente al pubblico: “Mi dispiace tanto. Mi addolora quando se ne va qualcuno che conosco a malapena, figuriamoci Alvaro. Era un amico di una vita. Un grande abbraccio alla sua famiglia e a chi gli voleva bene davvero, non per convenienza. Ciao Alvaro.”
Tuttavia, il ricordo di Banfi ha scatenato reazioni sui social, dove alcuni utenti hanno contestato la tempistica e il modo in cui l’attore ha ricordato l’amico. Nanni, ad esempio, ha scritto: “Lino, mi sei simpatico, ma in questo momento sarebbe stato meglio che tacesse… Potevi pensarci prima, non si fa così.”
Ecco di seguito il video:
Risponde un altro utente: “Ma chi sei tu per giudicare? Si tratta del rapporto personale di Banfi, e non di un atto pubblico. Spesso ci dimentichiamo che ognuno vive il dolore a modo suo. Guardiamoci allo specchio prima di criticare.”
La giornalista conclude sottolineando come le parole di Banfi, sincere e piene di affetto, abbiano acceso un dibattito sulle modalità di ricordare e conservare la memoria di un collega e amico scomparso, tra sentimenti autentici e opinioni divergenti.