Legittima difesa, la Lega si piega al M5S e rinvia la legge. FdI: «Uno stop intollerabile»

Una decisione inattesa, che svela la difficoltà della maggioranza giallo-verde nel procedere uniti sui punti contenuti nel programma di governo, dove tra le priorità della Lega c’era la legge sulla legittima difesa: Matteo Salvini, a quanto pare, s’è piegato al diktat grillino, all’indomani del clamoroso flop elettorale del M5s in Sardegna, lasciandosi convincere ad accantonare la legge che secondo l’anima “di sinistra” del movimento, sarebbe – per l’appunto – troppo di destra e comunque di matrice salviniana.

Lega e M5s hanno così chiesto, votato e ottenuto il rinvio di una settimana dell’esame della legge sulla legittima difesa. La richiesta (approvata con 78 voti di differenza) è arrivata subito dopo che l’aula aveva largamente respinto – sempre con il voto di Lega e 5Stelle – le pregiudiziali di costituzionalità, poste sul testo dal Pd. Il primo a provare a mettere a tacere le polemiche è stato Luigi Di Maio: «Tutto il cronoprogramma delle leggi non cambia. È una fake news che avrei chiesto di rimandare la legittima difesa».

Ma nei fatti è accaduto proprio questo: il diktat ha funzionato, come fa notare Fratelli d’Italia: «Si tratta di un ennesimo intollerabile schiaffo al Parlamento, i cui lavori vengono nuovamente condizionati dalle frizioni interne alla maggioranza. E’ evidente che il rinvio dell’esame della legittima difesa risponde all’esigenza della Lega di appianare le profonde divergenze con il M5S, come del resto ha fatto intendere neanche troppo velatamente il sottosegretario Buffagni. Tutto questo è intollerabile, non possiamo consentire che l’Aula sia periodicamente ostaggio di simili logiche di basso cabotaggio», dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

All’attacco della Lega anche Forza Italia: «Siamo contrari a rinviare sine die l’approvazione della legge sulla legittima difesa alla Camera. Ci domandiamo, inoltre, come la Lega, che ha il suo leader in Matteo Salvini che va giustamente a trovare in carcere persone innocenti non tutelate dallo Stato, possa chiedere il rinvio di questo provvedimento. Tutto ciò è incomprensibile. Noi ci opponiamo e chiediamo che quest’aula analizzi finalmente il diritto alla difesa», ha detto Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, intervenendo nell’Aula di Montecitorio.