LE ULTIME PAROLE PRIMA DI MORIRE AL NIPOTE: “TROVA LA MIA MACCHINA DA CUCIRE E GUARDA SOTTO”. IL RAGAZZO RIMANE CHOCCATO

Le nonne, le vecchie zie, le donne d’altri tempi custodiscono tesori enormi, tramandati di generazione in generazione. E vi svelerò presto il perché. Molti racconti, tradizioni, racconti, leggende, sono giunti a noi grazie alla loro voce.

Anche se, al giorno d’oggi, l’uso della tecnologia, ha reso più freddi i rapporti face to face e, più che dialogare, si preferisce stare uno accanto all’altro fisicamente seppur con la mente altrove, ci sono episodi che vi faranno ricredere.

Sono episodi riguardanti splendidi rapporti tra nipoti e zie o nonne; rapporti così forti da voler lasciare ai giovani di casa, prima del loro trapasso, regali dal valore incommensurabile.

Se molte di noi donne, ci ritroviamo con lenzuola e interi corredi cuciti e ricamati a mano con una dovizia di particolari da far invidia alle attuali macchine da cucire, gli uomini potrebbero trovarsi di fronte a regali dal valore economico pazzesco.

A proposito di cucito, vi ricordate la secolare macchina da cucire marchiata Singer? Quella in legno massiccio? Io la ricordo perfettamente, avendo una nonna sarta. Bene, per gli estimatori di questo stupendo marchingegno dal fascino senza tempo, ho una storia da raccontare, risalente a qualche anno fa.

Nel 2015, un certo Carl Sabatino è andato a trovare sua zia, malata terminale, per un ultimo saluto sul letto di morte. Ma a quel punto, la zia gli ha chiesto un qualcosa che non avrebbe mai immaginato. L’anziana donna ha fortemente desiderato che il nipote si recasse nella stanza in cui era situata la sua vecchia macchina da cucire Singer, girandola, in modo da guardare cosa c’era nascosto sotto da anni e anni.

Un incontro atipico, non certo come il giovane se lo sarebbe aspettato, insomma. Carl, eseguendo l’ultimo desiderio della zia, nel girare l’utensile, si è trovato dinnanzi un qualcosa che gli ha provocato incredulità, sgomento, sorpresa, cogliendolo del tutto impreparato.

Si, perché vecchia Singer era stata depositaria e custode di un grande segreto che, in punto di morte, la donna aveva voluto rivelare e condividere con il suo Carl. La macchina da cucire, attaccata ad un tavolo da lavoro, nascondeva al suo interno un quadro. Nulla di strano, direte!

Si, nulla di strano se non fosse che il quadro in questione non è un quadro “comune”, economico, acquistato ad una fiera paesana. A comprarlo era stato suo zio, a Londra, molti anni prima, per 30 dollari, anche se la zia, intuendo che quel dipinto valeva molto più del valore d’acquisto, aveva pensato bene di conservarlo in un posto nascosto e, soprattutto, impensabile.

Il dipinto, infatti, era opera del grandissimo Pablo Picasso. Questo lo si è scoperto dopo l’analisi di due impronte, ritrovate sul quadro,  da parte di esperti del settore che hanno confermato la sicura riconducibilità dell’opera all’artista in questione.  Di questo quadro ne esiste un altro, identico come soggetto, seppur realizzato con una tecnica pittorica diversa, nel museo di Cleveland. Questo, spiegano gli esperti, è legato alla curiosità nello sperimentare diverse tecniche, insita in questo grande pittore. Ora capite perché Carl è rimasto così colpito dal trovare il dipinto in una comunissima macchina da cucire.