Le toghe danno ragione a Salvini: archiviata l’inchiesta sulla Alan Kurdi

Mentre alcune toghe ripartono all’assalto di Matteo Salvini – indagato per la vicenda Open Arms -, altre scagionano l’ex ministro dell’Interno.

Il tribunale dei ministri, infatti, ha deciso di archiviare il procedimento sulla vicenda simile della Alan Kurdi, la nave della ong tedesca Sea Eye.

La questione risale al 3 aprile scorso, quando l’imbarcazione soccorse 64 migranti a bordo di un gommone al largo della Libia e poi puntò verso l’Italia e in particolare verso le coste di Lampedusa. Dopo giorni di braccio di ferro con il governo italiano, gli attivisti alla fine si arresero e puntarono su Malta dove, il 13 aprile, i naufraghi poterono sbarcare per essere redistribuiti tra Germania, Francia, Lussemburgo e Portogallo grazie a un accordo con l’Unione europea.

Al rifiuto di Salvini ad aprire i porti, scattò – come al solito – l’indagine per abuso d’ufficio e rifiuto di atti d’ufficio. Un’inchiesta in cui finì indagato pure il prefetto Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Viminale. Ma ora il tribunale dei ministri ha archiviato tutto su richiesta della procura di Roma.