Le famiglie di Bibbiano si scagliano contro il presidente Bonaccini e lui annulla la visita

 

Bibbiano si scaglia contro il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Mamme e papà organizzano un flash-mob per protestare contro il Pd emiliano dopo gli scandali sugli affidi illeciti.

Bonaccini sarebbe dovuto essere a Bibbiano per un incontro “a porte chiuse”. Assieme ai volontari che hanno organizzato il “Festivald’ Enza”. Niente di fatto. Dopo che la notizia dell’incontro ha iniziato a circolare, famiglie di tutta Italia hanno aderito alla proposta di organizzare un flash-mob davanti al municipio proprio in concomitanza dell’incontro fissato dal presidente del Pd, che ha poi deciso di annullare il confronto.

Tutto era partito da un messaggio whatsapp, rimbalzato sui cellulari di gran parte degli abitanti del paese, nel quale il segretario locale del Pd avvertiva militanti e simpatizzanti. “Ciao ragazzi, – scriveva Stefano Marazzi – domenica al parco Manara ci farà visita il nostro presidente della Regione nonché nostro candidato Stefano Bonaccini. Vista la delicatezza della ormai prossima scadenza elettorale, vi preghiamo di non mancare… Non faremo una divulgazione pubblica per evitare il sorgere di speculazioni politiche di cui non abbiamo bisogno… Vi chiedo pertanto di fare un passa parola via telefono o via mail a tutti coloro che, iscritti, elettori, simpatizzanti o volontari, ritenete possano essere interessati a questo evento… Vi aspettiamo!!!”. Eppure, nonostante l’espressa volontà di tenere “semi-segreto” l’incontro tra gli uomini della sinistra, per scappare da contestazioni o critiche, la notizia è arrivata a molti. Tra questi, anche alcune presunte vittime del caso affidi che, ancora una volta, hanno deciso di rispondere all’invito con una dimostrazione pacifica volta a ribadire la loro richiesta di giustizia.

 

I genitori si sono messi in contatto con il comitato “Famiglia e Vita” di San Felice sul Panaro. Che, ormai da mesi, aiuta e supporta le famiglie in difficoltà. Il gruppo di militanti e genitori hanno organizzato il flash-mob davanti alla sede del comune di Bibbiano, esattamente lo stesso giorno e alla stessa ora in cui sarebbe dovuto avvenire l’incontro tra Bonaccini e i suoi. Il presidente del comitato, Franco Rebecchi, ha fatto partire il passa parola. Nel messaggio, inoltrato via whatsapp, si dava appuntamento per tutti coloro che volessero partecipare, domenica 5 gennaio alle 16. “Tutti con un giocattolo per i bambini che, secondo le indagini, sono stati tolti ingiustamente alle famiglie d’origine. Questo mentre Bonaccini sarà a Bibbiano tra gli elettori del Pd, probabilmente ad affermare che, proprio là, a Bibbiano, non è successo nulla.” Dopo tutto, per il Pd emiliano, questa volta non era facile scappare. Difficile non trovare il filo conduttore tra i fatti di Bibbiano e la presenza del presidente Bonaccini nel paese finito al centro degli scandali sui bambini. Proprio lui, che ha istituito la commissione d’indagine regionale sugli affidi dalla quale è emerso che, i fatti di “Angeli e Demoni”, sono stati solo un raffreddore all’interno di un sistema che, in realtà, funziona bene. Parole che hanno lasciato un segno indelebile nella mente di tutte quelle famiglie che hanno dovuto vedere il loro dolore minimizzato da chi prometteva giustizia e ha alla verità ha preferito, ancora una volta, il silenzio.

E così, dopo l’annuncio della dimostrazione delle famiglie, Bonaccini ha deciso di annullare l’ incontro. “Chiaro che vogliamo evitare di far alzare i toni ancora una volta sul tema affidi”, ha commentato l’ onorevole reggiano Andrea Rossi, coordinatore del comitato elettorale di Bonaccini. Rapida la risposta di Rebecchi, del comitato “Famiglia e Vita”, che non usa mezzi termini e si scaglia contro gli esponenti del Pd. “È vergognoso quanto sia impavido Bonaccini. Ha avuto paura di essere a 1 km di distanza da noi. Il Pd di Bibbiano sapeva che noi facevamo un presidio davanti al comune di Bibbiano e non saremmo andati ad incontrare Bonaccini nella sede locale del Pd. Bonaccini, che all’apparenza sembra molto sicuro di sé si è dimostrato più pauroso di un coniglio. A quanto mi risulta nessun esponente politico del Pd locale, provinciale, regionale, nazionale e uomini di governo del PD hanno incontrato almeno una famiglia a cui hanno rubato i figli, per conoscere i fatti e condividere il suo dolore poi vogliono parlare che il ‘sistema affidi va tutto bene’”.

 

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