Lamorgese spalanca i porti ai “trafficanti umanitari” di Sea Watch con a bordo 363 clandestini. Governo criminale

 

Gli appelli degli ultimi giorni hanno portato l’esito sperato. “Le 363 persone a bordo di Sea Watch 3 sono esauste e hanno bisogno di sbarcare al più presto. Abbiamo chiesto a Italia e Malta l’assegnazione di un porto sicuro ma non abbiamo ancora ricevuto risposta” il messaggio pubblicato su Twitter nelle scorse ore dall’Ong tedesca, la cui richiesta è stata poi accolta in serata dall’Italia.

La nave è stata infatti autorizzata ad attraccare al porto di Augusta, sito in provincia di Siracusa. Secondo la Prefettura di Siracusa, l’imbarcazione ha iniziato il suo viaggio da nord-est di Lampedusa verso le coste della Sicila e l’arrivo è previsto per domani. Sono stati allertati i soccorsi e il personale dell’azienda sanitaria per provvedere all’esecuzione dei tamponi che, come da protocollo, saranno effettuati sulla nave.

Fra il 26 e il 28 febbraio, nella sua prima missione dopo sette mesi di blocco forzato, Sea-Watch 3 ha soccorso 363 persone e stabilizzato un’imbarcazione in pericolo con 90 naufraghi, con una serie di interventi effettuati al largo della Libia. A bordo ci sono 47 donne, alcune in stato di gravidanza, mentre i minori sono un terzo del totale, di cui 120 non accompagnati. “Le persone soccorse e il nostro equipaggio sono allo stremo e attendono con urgenza l’assegnazione di un porto sicuro, le condizioni meteo sono peggiorate a causa del vento ed è impossibile evitare il diffondersi dei casi di ipotermia. Sarebbe un segnale di umanità importante da parte del nuovo governo risparmiare a queste persone un’altra notte in mare, Tutti sono stremati dal viaggio e le vessazioni subite, l’esposizione al freddo e la mancanza di spazio. Molti sono assistiti dal nostro personale medico per ustioni da carburante” aveva detto Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch, che ora potrà attraccare in Italia.