Lamorgese: “Case, aiuti e vaccini per i profughi ucraini, no blocchi stradali per aumento prezzi”

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha illustrato il piano che sta mettendo a punto per l’accoglienza dei profughi ucraini e si è espressa sul rischio di scioperi e proteste seguiti al rincaro dei prezzi.

Lamorgese sui profughi ucraini
Intervistata dal Corriere della Sera, l’esponente del governo a spiegato che l’esecutivo sta compiendo uno sforzo straordinario per soccorrere un popolo travolto da una guerra.

Stando ai dati aggiornati a giovedì 10 marzo 2022, in Italia sono arrivate quasi 28 mila persone, perlopiù donne e bambini, ospitate momentaneamente in casa di parenti e amici residenti in Italia. “Sono stati messi in campo tutti gli strumenti ordinari dell’accoglienza di cui dispone il Viminale che fanno perno sui prefetti e sui Comuni e che, grazie all’immediato potenziamento deciso dal governo, possono contare ora su 8 mila nuovi posti“, ha evidenziato.

Ha poi sottolineato che per l’accoglienza dei profughi potranno essere utilizzati anche gli immobili confiscati alla criminalità organizzata: tra appartamenti e strutture alberghiere sono già stati individuati 283 beni gestiti dall’Agenzia su cui ora i prefetti stanno svolgendo le verifiche di idoneità. Il Viminale sta inoltre mettendo a punto una piattaforma informatica in cui far confluire le offerte di disponibilità di privati e associazioni del terzo settore per l’accoglienza.

E ancora: “Stiamo garantendo agli ucraini una rete di protezione che prevede anche alcuni servizi essenziali quali l’assistenza sanitaria, l’accesso a scuola per i bambini e i ragazzi, la mediazione linguistica e culturale e, per gli adulti, la possibilità di lavorare regolarmente“.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, la Lamorgese ha spiegato che la polizia di frontiera sta distribuendo ai profughi un vademecum con tutte le indicazioni. Per i profughi sono previsti:

un tampone entro le prime 48 ore dall’ingresso nel nostro Paese da ripetersi prima dell’accesso nelle strutture di accoglienza;
l’autosorveglianza sanitaria per cinque giorni;
l’obbligo dell’uso della mascherina dove è prescritto.
Lei stessa ha inoltre invitato i prefetti ad avviare azioni che favoriscano l’adesione da parte dei cittadini ucraini alle campagne vaccinali.

Lamorgese sul rischio sciopero e proteste
Per quanto riguarda il rischio di scioperi e proteste da parte dei lavoratori, il ministro ha affermato che, “consapevoli che la guerra in Ucraina continua a determinare pesanti ripercussioni economiche sulle filiere produttive e sui cittadini“, il Viminale continuerà a farsi garante del diritto di manifestare. Diritto che però, ha concluso, deve essere contemperato con la necessità di proteggere la continuità dei servizi pubblici essenziali compreso quello dell’approvvigionamento delle merci.