L’accusa di Mosca a Kiev: “In Ucraina laboratori per diffondere il Covid”

L’ultima accusa di Mosca a Kiev sta a metà fra diabolico e surreale: “In Ucraina ci sono laboratori per diffondere il Covid”. La propaganda di Mosca non si arresta e il generale Igor Konashenkov, rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, rilancia l’allarme.

Quale? Quello per cui in Ucraina sarebbero stati rivenuti laboratori dove avvenivano ricerche sulla diffusione di varie malattie, tra cui il “coronavirus dei pipistrelli”. Il report è quello famoso reso pubblico dallo stesso Konashenkov già qualche giorno fa, con gli Usa che avrebbero finanziato la guerra biologica di Kiev per oltre 200 miliardi di dollari, ma stavolta la nota di Mosca punta dritta sullo spauracchio principe: il coronavirus.

L’accusa: “In Ucraina laboratori per diffondere il Covid”
Ha spiegato Konashenkov: “Abbiamo studiato i documenti prelevati in Ucraina in alcun laboratori, di particolare interesse sono state le informazioni sull’attuazione del progetto statunitense per il trasferimento di agenti patogeni da parte di uccelli selvatici che migrano tra l’Ucraina, la Russia e altri paesi”. In pratica l’idea era di infettare le cicogne e mandarle a fare strage di russi, pare di capire. Secondo Mosca il piano prevedeva di condurre lavori sui patogeni di uccelli, pipistrelli e rettili in Ucraina nel 2022.

“Sperimentati campioni di coronavirus di pipistrello”
La chiosa: “I bio laboratori istituiti e finanziati in Ucraina hanno sperimentato campioni di coronavirus di pipistrello, lo mostrano i documenti. Lo scopo di questa e di altre ricerche biologiche finanziate dal Pentagono in Ucraina era creare un meccanismo per la diffusione segreta di agenti patogeni mortali”. Ucraina ed Usa hanno smentito categoricamente.