La prof anti Salvini piange ancora “Non mi hanno tolto sanzione”

 

Per ora la sanzione disciplinare a Rosa Maria dell’Aria non è stata revocata. La professoressa dell’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo era stata sospesa per 15 giorni per non aver controllato un lavoro dei suoi studenti, in cui il decreto sicurezza veniva paragonato alle leggi razziali.

Come riporta La Stampa, il 23 maggio l’ex vicepremier Matteo Salvini aveva incontrato la docente dicendole che i tecnici stavano lavorando sulla sospensione del provvedimento disciplinare. Il 27 maggio Dell’Aria è rientrata in classe e il 31 maggio c’era stato l’incontro a Palazzo Madama organizzato dalle senatrici Liliana Segre ed Elena Cattaneo. Nonostante questo la sanzione rimane e la professoressa dovrà aspettare l’udienza del 4 marzo 2020 per conoscere l’esito del ricorso depositato l’11 giugno alla Sezione lavoro del tribunale di Palermo. A meno che non intervenga l’Ufficio scolastico regionale, che ha la competenza esclusiva in materia disciplinare.

“Sono un po’ delusa – commenta Rosa Maria Dell’Aria – mi sarei aspettata che dopo il chiarimento con i ministri si rivedesse la decisione. Anche il ministro Salvini, pure dicendosi in disaccordo col contenuto del video, aveva sostenuto la libertà di espressione dei ragazzi”. I legali della docente chiedono che la sanzione disciplinare venga dichiarata “illegittima” e un risarcimento di 10 mila euro per il danno all’immagine e alla professionalità della docente. Infine, gli avvocati ribadiscono che la revoca è “indispensabile” e spiegano che trascorsi i 15 giorni di sospensione, permangono gli effetti accessori della sanzione. “Oltre alla decurtazione dello stipendio di maggio – affermano – c’è stata la perdita del bonus docenti. Inoltre i 15 giorni di sospensione non sono computati ai fini dell’anzianità, e si determinano l’impossibilità a partecipare a un eventuale concorso per la qualifica di dirigente, e l’impossibilità a maturare uno scatto retributivo per un anno”.