Iva Zanicchi: “Torna il fascismo? Il comunismo non è mai andato via…”

“Chi voterò alle elezioni in Emilia-Romagna? Lucia Bergonzoni. Ma non credo che il centrodestra vincerà, perché la sinistra è troppo radicata e ha governato bene.

A 4 anni sono stata messa al muro dai nazisti per colpa di un bastardo partigiano detto ‘il Lupo’. Era uno uscito dalle galere. Bisogna avere il coraggio di dire queste cose”. Ospite di Un giorno da pecora, su Radio 1, Iva Zanicchi ha parlato a ruota libera e a 360 gradi di attualità politica, raccontando inoltre il suo dramma di bambina nell’appennino tosco-emiliano nel periodo dell’occupazione tedeesca. “Lì la Resistenza ha avuto un grande valore – ha esordito L’aquila di Ligonchio – ma c’era un bastardo detto ‘il Lupo’ che non era un partigiano, non era né rosso, né blu, né giallo. Era uno uscito dalle galere di Modena – il suo racconto – e con altri delinquenti come lui e ne ha combinate di cotte e di crude. Sono passati 70 anni, in Emilia si deve avere il coraggio di dire queste cose”, ha urlato l’ex parlamentare europea di Forza Italia. Ma cosa accadde davvero a Ligonchio nel 1944?

“Avevo 4 anni, con molti del mio paese venni messa al muro: mentre i tedeschi si ritiravano, loro erano sopra al monte e spararono sul plotone che si ritirava, per poi darsela a gambe e lasciare il paese in mano alle belve tedesche. Per fortuna – ha spiegato la Zanicchi – non ci fucilarono, ma potevano uccidere qualcuno”. Colpa del “Lupo”, un partigiano che per la cantante era solo “un delinquente che terrorizzava la popolazione. E questo non toglie nulla alla Resistenza, però purtroppo in Emilia non si può dire”.

La stessa Emilia “la rossa” dove il 26 gennaio ci saranno le Regionali. Dove il centrodestra, guidato dalla leghista Lucia Bergonzoni, proverà a scalzare il centrosinistra. Ci riuscirà? “Non credo che l’Emilia vada in mano al centrodestra, perché la sinistra è troppo radicata e ha governato bene. Ma io – ha aggiunto – oserei, cercherei di cambiare, voterò per Lucia Borgonzoni”. E sul possibile ritorno del fascismo evocato da una certa sinistra, Zanicchi commenta caustica: “È il comunismo a non essere mai andato via…”.