Iva Zanicchi non si piega al buonismo sui migranti: «Il problema c’è». E difende Salvini

Ha sempre posto il problema degli sbarchi. Iva Zanicchi non si è mai adeguata al politicamente corretto. Non si è allineata all’ipocrisia buonista, perché non scioglie alcun nodo. E l’ha dimostrato anche in tv, nel confronto con Salvini. La sua posizione era nettamente diversa da quella di Alba Parietti e Asia Argento. La sua esperienza con la politica è chiusa «a doppia mandata». Iva Zanicchi è stata europarlamentare dal 2008 al 2014, prima con Forza Italia poi con il Popolo delle Libertà. Ora rivendica, in un’intervista a al quotidiano La Verità, di aver ripetutamente affrontato al Parlamento Europeo il tema dei migranti.

«Facevo sempre lo stesso intervento, ed erano tempi non sospetti», ha affermato. «Dicevo che l’Italia è una mano tesa in mezzo al Mediterraneo e che non si può lasciarla da sola a fronteggiare gli sbarchi dei migranti. Ma se uno viene dal mondo della canzone nessuno ti da retta».

All’europarlamento c’era anche Salvini e quando gli viene chiesto se si vedesse di rado in aula Iva Zanicchi risponde: «Guardi che non è vero, Salvini è un gran lavoratore. Non mancava quasi mai, spesso votava e poi correva a Milano per una riunione sul territorio. E poi lui è uno che cerca di attuare quello che ha promesso in campagna elettorale».

«È impossibile accogliere come si deve decine di migliaia di persone e guardi che noi italiani non siamo razzisti. Troppo facile per Germania e Francia lasciare a noi il problema e puntare il dito accusandoci di razzismo. L’Europa deve aiutarli là, si può fare».