ITALIA, STANGATA SUL FUMO: IL NUOVO DIVIETO
Ormai non è certo un mistero che l’abitudine al fumo di sigaretta sia la prima causa di malattia e di morti prevedibili. Lo dicono gli epidemiologici ma i fumatori incalliti, quelli che hanno sviluppato una dipendenza, non riescono a mettere.
A nulla servono le foto sconcertanti su pacchetti di sigarette, di gente agonizzante a causa del fumo. Tra i tanti danni, invecchiamento della pelle, rischio di tumore al polmone, aterosclerosi.
Ed ancora ipertensione, trombosi venosa e arteriosa, ictus cerebrali, infarti, maggiore predisposizione al diabete di tipo 2. Tutto questo non spaventa, dato che chi ha il vizio della sigaretta sfida la morte ogni giorno.
Ricordando ai fumatori che non sono certo immortali, per loro arriva una brutta notizia, con la speranza che possa dissuaderli dal comprare sigarette, investendo quei soldi in qualcosa di buono.
Lasciando stare le mie semplici considerazioni , che tali vogliono rimanere, vediamo cosa sta succedendo, legislativamente parlando. Fumatori, tenete bene in mente queste novità che sto per comunicarvi.
Il nuovo DPCM firmato dal presidente del Consiglio prevede che dal 1 febbraio 2022, il green pass base, che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid, o con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido, sarà necessario per andare a ritirare la pensione negli uffici postali, per andare in banca, negli uffici finanziari e nelle attività commerciali , ossia nei negozi
Ed ecco la bomba: sarà necessario esibire il green pass anche per entrare al tabaccaio e comprare le sigarette. È quanto prevede l’ultimo Dpcm firmato dal Premier Mario Draghi: fra le attività commerciali in cui sarà possibile continuare ad accedere senza Green pass, infatti, non figurano le tabaccherie.
Per andare dal tabaccaio sarà obbligatoria la famosa certificazione verde. Va bene sia la versione “base”, che si ottiene con il tampone, sia la versione “rafforzata” da vaccinazione o guarigione dal Covid. Per continuare a fumare, a differenza del periodo di lockdown, quando i tabaccai erano considerati “servizi essenziali”, questa volta il governo ritiene che, invece, non possano essere inseriti nella lista degli esercizi commerciali che vendono prodotti essenziali per la cura della persona, ma anche perché in molti di questi negozi ci sono slot machine e altri apparecchi per il gioco.
Vediamo invece quali sono i negozi in cui, a partire dal 1 febbraio 2022, non servirà il green pass base: Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto.
Ed ancora: Commercio al dettaglio di prodotti surgelati, Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari, Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica).
Ma la lista è davvero lunga, includendo: Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; Commercio al dettaglio di materiale per ottica; Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento. In tutti gli altri esercizi commerciali, invece, dovrà essere esibita la certificazione verde base all’ingresso, quindi anche per entrare in una tabaccheria ad acquistare un pacco di sigarette. Va precisato che la regola riguarda solo l’ingresso in tabaccheria, per cui sarà possibile comprare le sigarette ai distributori automatici fuori dagli esercizi commerciali.