ITALIA SOTTO CHOC, NON CE L’HA FATTA IL CALCIATORE: MALORE IMPROVVISO IN CAMPO

Un terribile lutto si abbatte ancora una volta nel mondo del calcio. Il capitano della squadra non ce l’ha fatta, la sua carriera di calciatore e, soprattutto, la sua giovane vita è stata interrotta troppo presto. Un malore improvviso è risultato ancora una volta fatale, purtroppo solo l’ultimo di una serie sospetta che sta sconvolgendo il mondo dello sport.

Il calcio era da sempre la sua passione più grande, la sua ambizione era quello di diventare un calciatore. Purtroppo i suoi sogni sono svaniti proprio su quel campo di gioco, che rappresentava gran parte della sua vita. Dopo il mancamento, la corsa all’ospedale in elicottero per provare a salvargli la vita: ecco cosa è successo.

L’ACCADUTO

Dimitri Roveri aveva solo 28 anni, era il capitano dell’Amatori calcio Quingentole e stata guidando la sua squadra nei playoff del campionato Uisp a Casalpoglio. Proprio nei minuti finali, davanti agli occhi attoniti dei suoi parenti sugli spalti, il povero Dimitri si accascia stranamente al suolo. Immediatamente si intuisce che la situazione è grave, entrano i campo i soccorritori e procedono con le manovre di rianimazione.

Tuttavia il ragazzo non riprende conoscenza e si decide di caricarlo sull’elisoccorso, grazie al quale viene portato d’urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano. Qui si tenta disperatamente di salvargli la vita con un intervento chirurgico d’urgenza, ma non c’è stato nulla da fare, il giovane calciatore si è spento nel pomeriggio di sabato 7 marzo.

Da poco aveva annunciato a tutti i suoi amici che sarebbe diventato padre, purtroppo Dimitri non conoscerà mai il piccolo di cui era in attesa la sua compagna. La notizia della sua morte si è subito diffusa sui social, dove sono stati tanti i messaggi di addio al giovane calciatore, tra questi molto toccante quello scritto da un arbitro e organizzatore del campionato Uisp: “Caro Dimitri Roveri é stato un onore arbitrarti, é stato un onore discutere con te di calcio, é stato un onore conoscere la tua famiglia che con tanta dedizione ti ha sempre seguito. Ti auguro buon viaggio e mi unisco al dolore di tutta Quingentole“.