Italia sotto choc, il tecnico della Nazionale è appena venuto a mancare

Sono innumerevoli i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore, a seguito della scomparsa del commissario tecnico della nazionale. Il coach si è spento all’età di 60 anni dopo aver realizzato il sogno a cinque cerchi, inseguito per tutta la carriera. Lo scorso 6 agosto, sulle tappetine di Tokyo, il suo allievo Luigi Busà ha conquistato una storica medaglia d’oro, nel kumite, dopo il debutto olimpico della disciplina del karate, nella patria di questa specialità così antica e prestigiosa. #FOTO A FINE ARTICOLO

La carriera, dapprima da atleta poi da coach, è stata costellata da una serie ragguardevole di successi. Ne mancava uno all’attivo che non ha potuto conseguire come atleta anche se, come aveva tenuto a specificare nel corso dell’intervista, rilasciata alla nostra redazione. “Le World Games potevano essere comparate alle Olimpiadi di allora”. Il karate, come anticipato, ha infatti esordito soltanto nel 2021. Nella precedente edizione infatti era stato escluso per un solo punto. 

Il Maestro, nato ad Orte, si è trasferito in città nel 1980 inaugurando una palestra che lo ha reso celebre ed amatissimo. È stato campione italiano dal 1979 al 1993. Può annoverare tre argenti ed un bronzo iridati. Inoltre due ori ed un bronzo agli World Games; due ori, un argento e otto bronzi agli Europei. Senza dimenticare i grandi successi a squadre ovvero un argento e tre bronzi ai Mondiali e due argenti agli Europei.

A partire dal 1980 ha ricoperto la duplice veste di atleta e tecnico. Nel 1994 è divenuto coach anche per il Centro sportivo carabinieri. Ad inizio del nuovo millennio ha iniziato il percorso come collaboratore tecnico azzurro. Nel 2008 è passato capo allenatore della nazionale italiana Fijlkam, dirigendo i tecnici e detenendo relazioni con il direttore tecnico.

Oltre al prestigioso palmares è entrato nel cuore di tantissimi giovani – e meno – che hanno frequentato la sua palestra. Tra i progetti per lo sviluppo di questa disciplina ce n’era uno a cui teneva in particolar modo. Un progetto formativo dedicato ai bimbi compresi tra i 4 e 13 anni con l’obiettivo di far crescere i talenti, in previsione delle Olimpiadi under 18 del 2026, in programma a Dakar.

Ci concediamo una sentita riflessione a margine. Il 6 agosto 2021 rappresenta una data indelebile per lo sport cittadino. Un ternano, seppur d’adozione, ci ha reso orgogliosi, infinitamente orgogliosi. Ha raggiunto un traguardo che ogni sportivo sogna, fin da bambino. Ha dato lustro e visibilità alla nostra città. Senza dimenticare l’immenso lavoro a supporto di tantissimi giovani e meno che oggi lo piangono, dopo averlo conosciuto ed ammirato. Eterna gratitudine a chi ha portato così in alto il nome di Terni. Addio Maestro.