Italia, il dramma improvviso: è morta a causa di una fatale emorragia cerebrale

Il suo ricordo con tutte le foto a fine articolo. È successo tutto troppo in fretta. E, soprattutto, davvero troppo presto. Perché Silvia aveva appena 33 anni, e Fano si ritrova già a piangere la sua scomparsa. Silvia Zanni se n’è andata nella notte tra venerdì e sabato in seguito a un arresto cardiaco. La ragazza era molto nota in città, e non lo dimostra soltanto la pioggia di commenti in suo ricordo comparsi su Facebook già da sabato.

Era infatti la figlia della titolare del negozio di calzature di Corso Matteotti ‘Spazio 120’, nonché sorella della co-titolare dell’enoteca ‘Terra Bar à vins’ di via Garibaldi. Tutto era cominciato alcune settimane prima – a dicembre, secondo alcune fonti – quando la giovane era stata colpita da un aneurisma cerebrale.

Da quel momento Silvia ha infuso tutta la sua tenacia in un percorso di riabilitazione a Torre Pedrera, che pareva stesse dando anche dei buoni risultati. Poi il triste epilogo. Silvia – che viveva nella zona del porto e che era attualmente impiegata in una società di ingegneria – resterà certamente nella memoria di tanti, per la sua gentilezza e per quella sua indole solare.

“Non riesco a trovare le parole per descrivere il dolore che provo in questo momento… Probabilmente non esistono nemmeno…- ha scritto Elisa -. So solo che una parte del mio cuore se ne è andata con te, e sarà per sempre con te. Mi mancherai immensamente Amica mia! Unica e meravigliosa! So che ci proteggerai da lassù”. “Buon viaggio, Silvy – ha scritto invece Nicoletta -, ancora non ci voglio credere.

Come può essere dolorosa la vita nel portarsi via nella maniera più crudele una ragazza così giovane, bellissima e piena di sogni come te, con tanti obbiettivi da raggiungere e un amore grande? Per me avevi sempre una parola gentile e un sorriso, infatti ci eravamo trovate fin da subito. Ti porterò sempre nel cuore, splendida stellina”. “Della Silvia mi tengo stretto il primissimo ricordo e l’ultimo.

Nel primo – ha scritto Angelo – avevamo entrambi quattordici anni e ci conoscevamo da un giorno o due. Stava per iniziare la mia prima ora di francese al liceo, e io ero un po’ in ansia, come sempre, per paura di non riuscire. Lei, seduta dietro di me, mi ha rassicurato perché aveva fatto francese alle medie e le due lingue si somigliano. ‘Se dico quatorze lo capisci che è quattordici, no?’, mi aveva detto. L’ultima volta che l’ho vista è stato alcuni anni fa. Eravamo davanti a un locale di Fano che ora non esiste più. Abbiamo riso un po’, lei sempre sorridente, carinissima e gentile. Sempre. Perdita incolmabile. Ciao, Silvia”.

Silvia Zanni