Israele-Hamas, la diretta. Polizia israeliana: “A Gaza chi protesta a favore di Hamas”. Ombre sulla Corea del Nord

 

Viaggio-lampo per Joe Biden in Israele, molto più breve del previsto: ha ottenuto pero l’apertura del valico di Rafah, che avverrà nelle prossime ore. Israele, si infiamma il fronte col libano. Dopo la strage all’ospedale, gli attacchi alle ambasciate. Segui la diretta

Ore 09.44 – Israele: “Vi mandiamo a Gaza”, la minaccia a chi protesta contro la guerra
Il capo della polizia israeliana, Kobi Shabtai, ha affermato che ci sarà “tolleranza zero” per le proteste a sostegno di Gaza in Israele. E ancora, ha minacciato di mandare i manifestanti contro la guerra nell’enclave palestinese assediata. Le parole di Shabtai arrivano con un video pubblicato martedì sul canale TikTok della polizia israeliana. I media israeliani hanno ripreso la notizia mercoledì dopo che la polizia ha interrotto una manifestazione ad Haifa a sostegno di Gaza, arrestando sei persone. “Chiunque voglia diventare cittadino israeliano, sia il benvenuto”, ha aggiunto Shabtai ​​​​in un video pubblicato sul canale TikTok della polizia israeliana. “Chiunque voglia identificarsi con Gaza è il benvenuto. Lo metterò subito sugli autobus diretti lì”, ha concluso.

Ore 09.30 – Cisgiordania, scontri con l’esercito: cinque vittime
Cinque palestinesi sono stati uccisi in scontri con l’esercito israeliano in Cisgiordania. Lo conferma Haaretz, che aggiunge anche che decine di persone sono state arrestate.

Ore 09.19 – Intelligence: ad Hamas armi prodotte a Pyongyang
I miliziani di Hamas potrebbero aver in dotazione armi nordcoreane e potrebbe averle usate nel corso dell’assalto del 7 ottobre contro Israele. La prova sarebbe in un video analizzato da due esperti di armi nordcoreane. Insieme a un’analisi dell’Associated Press sulle armi catturate sul campo di battaglia e sull’intelligence militare sudcoreana, le immagini indicano che Hamas avrebbe utilizzato un Rpg F-7, un’arma a spalla usata contro i veicoli corazzati. Le prove gettano luce sul torbido mondo delle spedizioni illecite di armi che la Corea del Nord, martoriata dalle sanzioni, utilizza come mezzo per finanziare i suoi programmi militari.

Ore 09.01 – Israele, uccisa la leader dell’Ufficio politico di Hamas
L’IdF in un attacco a Gaza ha ucciso Jamila al-Shanti, la vedova del coofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi, e prima donna eletta nel 2021 nell’Ufficio politico dell’organizzazione. Lo confermano fonti locali. Al-Rantisi fu ucciso nel 2004 in un attacco israeliano durante la Seconda Intifada.

Ore 08.47 – Rishi Sunak, il premier britannico è arrivato in Israele
Il premier britannico Rishi Sunak è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv in visita di solidarietà a Israele. Lo ha confermato la Radio militare. Sunak incontrerà nel corso della giornata il premier Benyamin Netanyahu.

Ore 08.20 – Lavrov: dare colpa a Iran è provocatorio
“Stiamo osservando i tentativi di dare la colpa di tutto all’Iran e li consideriamo piuttosto provocatori. La leadership iraniana, credo, ha assunto una posizione abbastanza responsabile ed equilibrata e ha chiesto di impedire che questo conflitto si estenda all’intera regione e ai paesi vicini”: così il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov da Pyongyang, secondo quanto rilanciato da Ria Novosti. “Per quanto riguarda la Striscia di Gaza, il rischio che questa crisi si trasformi in un conflitto a livello regionale è piuttosto serio”, ha concluso Lavrov

Ore 08.08 – IdF: colpite infrastrutture Hamas e ucciso un comandante
Le forze armate israeliane hanno continuato la notte scorsa a colpire gli obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza uccidendo fra l’altro il capo del ramo militare dell’organizzazione terroristica “Comitati di resistenza popolare” a Rafah, Rafat Harb Hussein Abu Hilal. Secondo quanto comunica la stessa Difesa su Telegram, nelle ultime 24 ore “IDF ha colpito centinaia di strutture terroristiche di Hamas, tra cui dozzine a Shuja’iyya. Le strutture includono postazioni di lancio di missili anticarro, tunnel del terrore, infrastrutture di intelligence e centri di comando aggiuntivi. Sono stati colpiti anche dozzine di mortai, la maggior parte dei quali sono stati distrutti immediatamente dopo aver lanciato proiettili contro Israele”. “Nel corso dei combattimenti sono stati presi di mira numerosi agenti terroristici di Hamas appartenenti alle forze “Nukbha”, che guidarono la barbara invasione delle comunita’ circostanti la Striscia di Gaza. Più di dieci terroristi sono stati colpiti in un attacco aereo di precisione” e in particolare Abu Hilal.

Ore 7.52 – Olmert, “sarà un’operazione sanguinaria” 
“Parlare di compromesso diplomatico oggi non ha senso, non ci sarà altro che una operazione brutale e sanguinaria, rispetto alla quale spero solo che Israele sappia creare le condizioni per ridurre al minimo i danni collaterali”. Sono le parole dell’ex premier israeliano Ehud Olmert. “Il nodo vero è l’Iran. Ritengo che la presenza militare americana nella regione sia un deterrente potente”. Quindi le parole sull’Occidente: “Stavolta mi ha sorpreso, ha velocemente dismesso la pietà per le vittime israeliane ed è passato a quelle palestinesi. Dobbiamo farci i conti”.

Ore 06.43 – Tre palestinesi uccisi in Cisgiordania
Si aggrava il bilancio degli scontri tra palestinesi e esercito israeliano in Cisgiordania. Tra le vittime due ragazzini. A dare la notizia l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA. Le forze israeliane sono intervenute nel villaggio di Budrus, a ovest di Ramallah, uccidendo un giovane, Gebriel Awad, e ferendone un altro. In altri scontri, un quattordicenne è stato ucciso da un proiettile alla testa in un campo profughi a sud di Betlemme e un sedicenne è morto colpito da un proiettile nella città di Tulkarem.

Ore 06.36 – Xi: Cina con Egitto per maggiore stabilità in Medio Oriente
Si apre un ponte diretto tra Pechino e Il Cairo. La Cina confida di collaborare con l’Egitto per portare “maggiore stabilità” in Medio Oriente, nel mezzo delle tensioni nella regione per il conflitto tra Israele e Hamas. È quanto ha sostento il presidente Xi Jinping incontrando oggi a Pechino il premier egiziano Mostafa Madbouli, nell’ambito degli ultimi impegni legati al terzo forum sulla Belt and Road Inititative (Bri), che si è conclusa ieri, mercoledì 18 ottobre. “La Cina è disposta a rafforzare la cooperazione con l’Egitto e a infondere maggiore certezza e stabilità nella regione e nel mondo”, ha affermato il leader cinese, nel resoconto presentato in un tervento al network statale Cctv.

Ore 05.12 – Biden: No a intervento Usa se Hezbollah attacca, ma valutiamo
Joe Biden ha definito “non vera” la notizia secondo cui la sua amministrazione avrebbe detto a Israele che le forze Usa combatteranno al fianco delle truppe israeliane in risposta a qualsiasi attacco del movimento libanese Hezbollah contro lo Stato ebraico. Incalzato dai giornalisti Biden tuttavia ha affermato: “I nostri militari stanno parlando con quelli israeliani in merito a quali siano le alternative” in caso di attacco di Hezbollah, ha concluso Biden.

Ore 04.33 – Israele, colpiti obiettivi di Hezbollah nel sud
L’esercito di Israele afferma che sta colpendo in queste ore obiettivi di Hezbollah in Libano. La tv libanese Al Mayadeen ha riferito che gli attacchi aerei hanno preso di mira due villaggi nel sud del Paese nelle prime ore di oggi: missili sono stati lanciati contro Kafr Shuba e vicino a Odaisseh

Ore 03.39 – Sunak oggi in Israele
Il primo ministro britannico Rishi Sunak si recherà in Israele oggi, giovedì 19 ottobre, prima di recarsi in altri Paesi della regione, nel tentativo di attenuare il conflitto tra Israele e Gaza, ha dichiarato il suo ufficio. “L’attacco all’ospedale Al Ahli dovrebbe essere un momento di svolta per i leader della regione e del mondo intero, affinché si uniscano per evitare un’ulteriore pericolosa escalation del conflitto», ha dichiarato Sunak in un comunicato. «Farò in modo che il Regno Unito sia in prima linea in questo sforzo»

Ore 03:15 – “Raid israeliano contro una postazione siriana nel sud”
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani Israele avrebbe lanciato un attacco aereo contro una postazione militare del regime nel sud della Siria, a pochi giorni da un attacco all’aeroporto di Aleppo nel nord. “Esplosioni sono risuonate nella provincia di Quneitra dopo un attacco israeliano contro una posizione dell’esercito siriano”, ha affermato l’Ong con sede nel Regno Unito, che dispone di una vasta rete di fonti nel Paese dilaniato dalla guerra. I suoni delle esplosioni sono stati uditi anche nelle alture del Golan (sud), ha aggiunto l’organizzazione, senza specificare la fonte degli spari.