“Io, capitano della nave Diciotti, vi dico tutto, ora sono stanco di vedere i giornali mentire”

Il capitano Massimo Kothmeir smonta molte fake news dei media: “Non c’è emergenza sanitaria, a bordo nessun bambino, e i migranti stanno benissimo”

Il caso Diciotti si arricchisce di un nuovo inatteso tassello. Sul quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro, esce l’intervista esclusiva al Capitano di Fregata Massimo Kothmeir, che il 6 aprile scorso ha assunto il timone della nave attualmente bloccata nel porto di Catania. Un incarico prestigioso ricevuto dalle mani dal suo predecessore, il Capitano Gianluca D’Agostino, in una cerimonia svoltasi a Catania alla presenza del sindaco Enzo Bianco e degli ufficiali più alti in rango della Guardia Costiera Italiana.

Al giornalista Adriano Scianca, il capitano Kothmeir – che finora, con estremo riserbo, non aveva mai rilasciato interviste né diffuso comunicati – racconta una storia piuttosto divergente da quella narrata da stampa, Tv e da alcuni rappresentanti politici finora. “Molte delle informazioni che sono circolate sui media circa l’attività poste in essere da nave Diciotti sono assolutamente sbagliate” dichiara. Soprattutto rispetto ai resoconti di alcuni volontari saliti a bordo della nave e di altri politici, fra i quali il radicale Riccardo Magi.

Ribadendo che a bordo non vi sono mai stati bambini, il capitano prosegue smentendo la storia dei “27 scheletrini”: “Intanto la maggior parte della popolazione ospite è di origini eritree, quindi si tratta di persone che sono più snelle rispetto ad altre etnie. Alcuni di questi hanno sicuramente sofferto al momento del viaggio, ma dal momento in cui sono saliti a bordo abbiamo erogato un protocollo nutrizionale approvato che prevede la somministrazione di tre o quattro pasti al giorno”. Tanto che, rivela: Per motivi organizzativi, noi dell’equipaggio abbiamo omologato la nostra alimentazione con quella dei migranti“.

“A bordo” aggiunge inoltre, “sono presenti due organizzazioni: Intersos, per conto di Unicef, che sono i mediatori culturali e operatori umanitari, e il Cisom, che rifornisce un adeguatissimo profilo di sicurezza sanitaria.

Negando quindi l’emergenza sanitaria, fornisce altri particolari utili a meglio comprendere la situazione a bordo: “Da un punto di vista della tutela sanitaria è vero che in tutti questi tipi di interventi si registrano casi di scabbia, ma a bordo i medici del Cisom somministrano specifici farmaci e pomate. La situazione è monitorata, quindi, non desta al momento alcun tipo di preoccupazione”.

Quanto alla paventata sensazione di panico all’idea di essere tenuti sotto sequestro da parte dei migranti a bordo della Diciotti, anche in questo caso il capitano minimizza gli allarmismi: “Abbiamo spiegato loro che la loro vicenda è legata anche a una situazione politica di tipo internazionale che avrebbe comportato anche una più lunga permanenza a bordo. A me hanno restituito una sensazione di totale comprensione. E fino ad oggi si sono comportati splendidamente”.

Il giornalista Scianca pone poi la domanda del secolo a Kothmeir chiedendogli se vota Matteo Salvini. La risposta è assai diplomatica: “Il segreto sulla voto è un diritto inalienabile per ogni cittadino, quindi è legittima la domanda, ma è altrettanto legittimo mantenere il dovuto riserbo in un senso o nell’altro“.