Insulti alla Meloni, in arrivo il verdetto dell’Ateneo di Siena: per Gozzini niente lezioni e stipendio

 

Dopo l’indegno florilegio di insulti indirizzati a Giorgia Meloni da Giovanni Gozzini, ordinario di storia contemporanea all’Università di Siena. A seguito del quale un coro di solidarietà bipartisan tributato alla leader di Fratelli d’Italia, ha fatto sponda anche alla condanna plebiscitaria per lo sproloquio del professore, oggi spetta all’Università emanare un verdetto morale prima ancora che accademico. Nei giorni scorsi, infatti, i componenti del Collegio di disciplina dell’Ateneo di Siena, in carica per il quadriennio accademico 2019/2023, sono stati investiti della gestione della vicenda in ambito universitario. Perché, come ribadito in più occasioni dal Rettore, Luigi Frati, l’Università è un’altra «vittima» di questo increscioso caso.

Insulti alla Meloni, Gozzini in attesa del verdetto del Collegio di disciplina

Dunque, attivato il percorso previsto in questi casi, l’organismo interno dell’Ateneo è chiamato a “giudicare” le dichiarazioni offensive rese dallo storico Giovanni Gozzini sul conto della presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Insulti pesanti formulati come è ormai noto durante una trasmissione dell’emittente fiorentina Controradio. «Attendiamo comunicazioni ufficiali dal Magnifico Rettore e poi, di conseguenza, procederemo», ha spiegato poco fa all’Adnkronos la professoressa Gabriella Piccinni, presidente del Collegio di disciplina dell’Università di Siena. Un’informazione a cui ha fatto seguito subito dopo la specificazione secondo cui non sarebbe escluso che possa essere investito prima il Senato Accademico della vicenda e, quindi, il Collegio di disciplina per erogare la sanzione al docente.

Insulti alla Meloni, il rettore di Siena: al vaglio sospensione per Gozzini da lezioni e

stipendio

Il Rettore Luigi Frati, nel frattempo, ha deciso. Comunicando che: «A breve invieremo tutto il materiale raccolto con l’ufficio legale al Collegio di disciplina affinché valuti le possibili sanzioni. Che vanno dalla censura alla sospensione temporanea dall’insegnamento e dallo stipendio». Dunque, gli atti al Collegio di disciplina, presieduto dalla professoressa Gabriella Piccinni, potrebbero essere inviati già in serata. E con una precisa proposta di sanzione: che probabilmente – a quanto apprende l’Adnkronos – consisterà nella sospensione per Gozzini dalle lezioni e dallo stipendio. A quel punto, l’organismo interno all’Ateneo si riunirà in tempi brevi. Forse nel giro di un paio di giorni, per valutare la sanzione proposta dal rettore ed emettere il verdetto. La decisione del Collegio di disciplina sarà poi adottata dal Consiglio di amministrazione dell’Università.

«Con la nostra azione vogliamo dare un segnale forte e difendere il nostro Ateneo»

Il rettore, dunque, sebbene abbia parlato a più riprese di un danno d’immagine subito dall’Ateneo, ha escluso la possibilità di un esposto in Procura nei confronti di Gozzini. Come invece avvenne agli inizi del 2020 con un altro docente, Emanuele Castrucci, per i suoi tweet estremisti. «Questo caso è diverso. Ci sono offese dirette ad una singola persona – ha spiegato Frati –. E secondo quanto mi ha spiegato l’ufficio legale decade la possibilità che si possa fare un esposto per danno d’immagine all’Ateneo». La querela nei confronti di Gozzini per danno di immagine e offese può essere presentata solo dalla stessa Meloni, sostiene il rettore. Che poi, però, aggiunge anche: «Con la nostra azione, comunque, vogliamo difendere con decisione onore, dignità e rispettabilità dell’Ateneo. E al tempo stesso vogliamo dare un segnale forte a fronte di dichiarazioni inqualificabili da parte di un docente», ha aggiunto Frati.

Quello del professor Gozzini è un «comportamento che non può avere nessuna giustificazione»
«Le dichiarazioni rese dal professore Gozzini sono oggettivamente anche lesive della nostra reputazione», ha quindi proseguito il rettore Frati. E per le quali ci riteniamo anche noi vittime. Per questo vogliamo che il Collegio di disciplina si riunisca velocemente per chiudere il più rapidamente possibile la vicenda. E mostrare che l’Ateneo reagisce prontamente, e in maniera congrua, a ciò che successo. Un episodio deprecabile. Inaccettabile. Rispetto al quale Frati ha espresso anche oggi «tutta l’amarezza nel dover costatare il danno reputazionale causato da un comportamento che non può avere nessuna giustificazione».

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