Il sindaco di Messina: “Ho la leishmaniosi contratta nelle baracche”

 

Una delle piaghe di Messina, la baraccopoli. La più grande d’Europa e in pieno centro cittadino.

A farla da padrona sono il degrado e la criminalità. Ma non solo. Anche le condizioni igienico-sanitarie precarie. I tetti delle baracche sono in amianto e c’è il rischio di asbestosi (una grave malattia polmonare, ndr), qualcuno ne è già affetto.

Dall’inizio del suo mandato il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha avuto tra gli obiettivi quello del risanamento della zona. Tanti i sopralluoghi, fin quando, probabilmente in uno di questi controlli, ha contratto la leishmaniosi. Solo questo dà l’idea di cosa significhi vivere in quelle baracche. Il primo cittadino più volte aveva chiesto pieni poteri per rendere più dignitosa e migliore la vita dei messinesi costretti a vivere in condizioni disumane. “Avevo chiesto al Parlamento siciliano di approvare una norma che mi consentisse di avere pieni poteri per poter poter agire nel migliore dei modi esercitando quel ruolo, in verità già in parte disciplinato dalle normative generali, di massima autorità sanitaria locale.” C’è chi, però, tra gli onorevoli siciliani, non ha voluto conferire maggiori incarichi a De Luca. Tra questi c’è il deputato del Pd Antonino Antonello Cracolici che avrebbe considerato le richieste del primo cittadino un “abuso d’ufficio”.

La malattia con cui il sindaco combatte da quattro mesi a questa parte, è diventata, così, un caso politico. “Invito Cracolici per un caffè nella baraccopoli, vediamo se poi parlerà ancora di abuso d’ufficio contro dei poveri” ha dichiarato, in maniera provocatoria, De Luca.

“Ho sempre considerato l’onorevole Antonello Cracolici una persona perbene, di elevata statura morale e politica. Sono certo che le sue dichiarazioni nella seduta all’Ars del 25 settembre scorso durante il dibattito sul risanamento siano frutto della non conoscenza della drammatica realtà delle baracche di Messina. Desidero invitarlo per fargli prendere un caffè in quegli insalubri ambienti sotto l’amianto dove io, probabilmente, ho contratto la leishmaniosi in occasione delle mie continue visite e sopralluoghi, dove vivono bambini e intere generazioni trattate come i lebbrosi dalla politica blasonata”, riferisce il sindaco circa le dichiarazioni dell’esponente siciliano del Pd contrario alla deroga legislativa su norme regionali che disciplinano la formazione delle graduatorie degli aventi diritto ad una casa in quanto baraccati. Tra questi, tra l’altro, ci sono soggetti affetti da gravi patologie – come dimostra la relazione dell’Asp territoriale – che attualmente vivono nelle baracche.
Sul caso è intervenuto proprio oggi l’Asp. Da un incontro con il direttore, Paolo La Paglia, si è deciso che l’azienda sanitaria provinciale disporrà di un urgente screening per accertare le condizioni igienico-sanitarie delle baracche evidenziando tutti i casi che sono “radicalmente incompatibili con lo stato dei luoghi”.

 

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