Il Pd getta la maschera con il lodo-Bettini: «Governo politico col M5S e urne chiuse per 4 anni»

Nel Pd dilaniato dalle correnti e dalle spaccature, avanza una proposta politica dell’ex braccio destro di Walter Veltroni, Goffredo Bettini, che non immagina un’operazione politica di corto respiro, tra Pd e M5S, ma un patto politico per governare altri 4 anni e scacciare via le urne e l’incubo di una possibile vittoria del centrodestra. «Il Pd deve avere il coraggio e la determinazione di trattare un accordo di governo con il M5S in chiave anti-Salvini», afferma l’ex deputato e coordinatore della segreteria dem, in un’intervista al Corriere della sera. «L’idea di un governo istituzionale, di transizione, di un governo del presidente, chiamatelo come volete, è un tragico errore. E bene ha fatto, con coraggio, Nicola Zingaretti a opporsi con forza. Dopo esserci fatti carico di una manovra economica pesantissima, che avrebbe come obiettivo quello di porre rimedio ai guai provocati dal governo gialloverde, torneremmo comunque al voto nel giro di poco. Con la certezza di vedere decuplicato il rischio della deriva plebiscitaria di Salvini».
Bettini parla esplicitamente di un governo politico di legislatura, sorretto da una maggioranza Pd-M5s. «È un tentativo difficilissimo ma vale la pena di provarci. Salvini non lo contrasti con gli insulti, né con le polemiche sulla moto d’acqua o sulle sue mutande, né tantomeno con un governicchio che gli darebbe l’arma, fasulla ma efficace, di sostenere che stiamo facendo un golpe per evitare il voto democratico. Soltanto un accordo di legislatura, basato su una profonda riflessione politica, può consentire al Pd e al M5S di rispondere alla rivoluzione conservatrice lanciata dal leader della Lega».

Nel Pd prime reazioni positive
Le reazioni, a caldo, sono molto positive nel Pd: «Considero la traccia di lavoro proposta in queste ore da Goffredo Bettini giusta e da sostenere. E’ chiaro che
i margini di un confronto con il Movimento 5 Stelle sono assai limitati ma rimangono possibili se matureranno una nuova consapevolezza politica, alternativa al pericolo estremista di Matteo Salvini. Non accordi di corto respiro ma una vera svolta utile al paese a partire da europa, lavoro, scuola, ambiente. Mettendo in
discussione anche le folli politiche migratorie del ministro uscente della paura. Il PD unito può fare la differenza in questo confronto e respingere così il gioco pericoloso di Salvini sulla pelle degli italiani», dice Maurizio Martina a Circo Massimo su Radio Capital.

«Bettini indica un percorso difficile ma intelligente che credo valga la pena provare a percorrere. Sarà pieno di insidie e potremo provarci solo con un patto interno al Pd: lavorare tutti come una squadra, unita intorno al Segretario», scrive Dario Franceschini su Twitter.

Fratelli d’Italia contro il possibile inciucio
«Quanto suggerisce Bettini sono prove tecniche di inciucio. Bettini è stato protagonista di una stagione nella quale l’ex Pci alla prova del governo spaventava e quindicercava soluzioni ‘morbide’ come quelle romane di Francesco Rutelli ed Enrico Gasbarra e quella nazionale di Romano Prodi. Si trattava di un partito di massa che doveva farsi accettare», ha detto a Omnibus su La7 il vice presidente della Camera Fabio Rampelli (Fdi). «Oggi gli ex-comunisti -aggiunge- sono una parodia di quelli che volevano affermare la giustizia sociale e difendere i più poveri, sono diventati i ‘comunisti col Rolex’, un partito dell’élite finanziaria.
Bettini non lo scrive esplicitamente nell’intervista al Corriere, ma quando evoca un Capo del governo di levatura internazionale sostenuto da Pd e M5S sta di fatto annunciando il governo Draghi, magari con Giuseppe Conte commissario europeo. E che arrivi dal Pd l’ipotesi di un’Italia nelle mani di un banchiere, sostenuto da due partiti perdenti, testimonia lo stato di coma in cui versa la sinistra italiana».