IL MAGISTRATO VARONE: LO STATO DEVE EMETTERE MONETA GRATUITAMENTE SENZA FARSELA PRESTARE!

Riportiamo l’ultimo post pubblicato dal Magistrato Varone Gennaro sul suo profilo Facebook:

La (finta) ripresa.

A parte il fatto che ancora non c’è (e non sappiamo affatto se ci sarà davvero): il PIL a dicembre è crollato, letteralmente.

A parte il fatto che mi auguro ci sia, allo stesso modo in cui mi auguro di vincere alla lotteria: irrazionalmente.

Mi chiedo: perché “dovrebbe” esserci? Perché .. ce lo dicono? Sono sette anni che ce lo dicono …

Allora. Se c’è più Moneta in giro è “probabile” la Comunità ne abbia più a disposizione da spendere.

Si, d’accordo. Ma alla Comunità “come” dovrebbe arrivare questa Moneta, posto che la BCE la consegna alle Banche Commerciali Private E NON AI GOVERNI?

In due modi.

Primo. Attraverso i Prestiti che le Banche Commerciali faranno alla Comunità. Prestiti più a buon mercato (si spera), ma sempre prestiti.
Certo, se io ho più denaro (prestato) ne posso spendere di più. E questo dovrebbe far salire la Domanda di beni ed incentivare la Produzione.
Ovviamente, se cresce la Domanda, saliranno anche i prezzi. Ecco perché Draghi sostiene che ci vuole un po’ di inflazione “buona”: perché è il segnale che Domanda e Produzione crescono.
Si. Nel breve periodo. Un po’.
Ma attenzione: l’inflazione è davvero “buona” se, nel frattempo, gli stipendi non perdono potere di acquisto; cioè, se vengono ‘indicizzati’.
Se i prezzi dovessero salire, ma i salari restare uguali, tutti saremmo più poveri. E siccome la Domanda è cresciuta NON perché ci hanno ‘dato’ denaro (indicizzazione), ma perché ce l’hanno “prestato”, molto presto ci ritroveremo ancora più indebitati di prima: perché, una volta prodotta l’inflazione “buona”, non la si può combattere … aumentando il prestito. Ci vorrebbe Moneta … guadagnata (ma non si può, nell’Eurozona -salva la lotta sulle Esportazioni).

secondo modo è la Spesa Pubblica.
Se la BCE acquista i Titoli di Stato, l”interesse sui Titoli di Stato cala e il Governo ha più Moneta da spendere.
Non sappiamo “quanta” Moneta in più.
In ogni caso, se fossi il Premier, la spenderei in Opere Pubbliche e Servizi ed indicizzerei gli stipendi dei pubblici dipendenti (fermi da decenni): non perché sono un pubblico dipendente; ma perché questo è l’unico modo che ha il Governo di sostenere la Spesa Privata, senza costringere gli individui ad indebitarsi loro; il modo di sostenere la Domanda (e la conseguente inflazione), senza provocare povertà.
Il mio stipendio non è soltanto “mio”: è reddito per tutti coloro presso i quali lo spendo mese per mese. E’ elementare.
Tuttavia, l’aumento di Spesa Pubblica, comporterebbe, nel lungo periodo, un aumento del debito pubblico e, dunque, degli interessi sul debito pubblico. E siamo punto e a capo.

Come vedete non c’è soluzione.
E sapete perché? Non capite da soli dov’è l’errore?
L’errore è che la Moneta NON PUO’ ESSERE TUTTA UN PRESTITO come avviene ora.
La soluzione è che UNA PARTE della Moneta, quella necessaria ad assorbire IL REALE AUMENTO DI PRODUZIONE CHE CI SI ATTENDE, sia immessa GRATIS nella Comunità da uno Stato che LA STAMPA DA SE’ e la offre con una Spesa Pubblica finalmente NON A DEBITO.
E’ il solo modo di tutelare il nostro benessere, di garantire il Risparmio (articolo 47 Costituzione, che pochissimi ricordano), di sostenere la Domanda.
NESSUNA DOMANDA PUO’ ESSERE SOSTENUTA A DEBITO PER SEMPRE. E’ logica e l e m e n t a r e.

Quindi, attendiamoci un breve periodo di respiro.
Poi i tassi torneranno a salire, le Banche vorranno rientrare nei prestiti, i Redditi fissi avranno perso valore grazie all’inflazione “buona”.
Ma la cottura della rana sarà a buon punto.