Il femminicida liberato dal carcere perché obeso parla in tv: “Rischio la vita ogni giorno”

 

Non ha fatto in tempo ad uscire dal carcere per essere trasferito ai domiciliari nella sua casa di Tollegno, nel Biellese, che Dimitri Fricano, condannato in via definitiva a trent’anni per l’omicidio della fidanzata Erika Preti, concede un’intervista ad una troupe televisiva di Pomeriggio 5. E’ accaduto ieri e la vicenda potrebbe avere conseguenze per il detenuto. Già qualche tempo fa, infatti, una decisione simile era stata presa da un altro condannato: si tratta di Salvatore Parolisi, condannato per l’uccisione della moglie: anche lui concesse un’intervista che aveva portato alla revoca di tutti i permessi e al ritorno in carcere dell’uomo.

Dimitri alle telecamere: “Sono uscito di testa, peso 200 chili”

Visibilmente ingrassatoFricano viene fermato mentre sta scendendo dall’auto del padre. “Io non vivo più da sei anni e chiedo scusa ai genitori e ho già chiesto scusa anche in carcere, in sede di giudizio. Io sono uscito di testa e sono diventato duecento chili – ha raccontato mentre i genitori di Erika ascoltavano in studio -. Io vivevo con la mia fidanzata e avrei pagato oro perché fossi morto io. Purtroppo, è andata al contrario”. E ancora: “Non so cos’è successo. Vivo su una sedia a rotelle, non mi sono lavato per degli anni perché non ce la facevo, non ce la facevo a uscire dalla cella – ha detto ancora -. Non è che hanno mandato a casa un trentenne perché obeso e fumatore, io sono a rischio vita sine qua non est, cioè a rischio vita in ogni secondo della giornata”.

I genitori di Erika: “Sono pericolosi”

Lapidaria la replica dei genitori di Erika (il padre giorni fa aveva espresso tutta la sua rabbia sulla scarcerazione). “Quella è un famiglia pericolosa. O vengono ricoverati in psichiatria oppure dovrebbero finire tutti in carcere”, hanno commentato.