Il coronavirus non frena l’Europa: Bruxelles pensa al Mes

L’Europa è in ginocchio, vessata dall’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus, eppure i palazzi del potere di Bruxelles sembrano non curarsene, pronti come sono a blindare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes).

Apprendiamo da indiscrezioni stampa della volontà di approvare il Mes il 16 marzo da parte dell’Eurogruppo – ha twittato Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia – Se non è una provocazione, è un tragico errore. Con un’Europa silente sulla crisi Covid-19 pensare a approvazioni di trattati che richiedono unanimità rasenta la follia”.

Della stessa lunghezza d’onda di Brunetta anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia: “Mentre il coronavirus sta paralizzando l’intero Continente – ha scritto su Facebook –gli euroburocrati continuano a premere per l’approvazione del Mes, il fondo salva banche tedesche. Mi auguro che il governo italiano abbia la decenza di imporre uno stop alla sottoscrizione di questo folle trattato: per affrontare l’emergenza che stiamo vivendo non dobbiamo nemmeno sentir più parlare di vincoli o trattati economicidi“.

Meloni affonda il colpo, facendo notare come di fronte a “un’epidemia da fronteggiare”, a “un’economia nazionale da difendere”, a un’Unione europea incapace di mostrare solidarietà e a Paesi, come Francia e Germania, che fermano le “esportazioni di macchinari per la terapia intensiva e requisiscono mascherine e materiali medici”, il governo italiano dovrebbe prima pensare “solo al bene della nazione”.

Infine l’ultima stoccata a Bruxelles del leader FdI: “Si vergognino gli euroburocrati di pretendere in questa fase l’approvazione del Mes invece di parlare delle misure comuni per proteggere tutta l’Europa dal virus e dai danni che crea“, ha concluso Meloni.

La riforma del Mes nel silenzio generale

Insomma, in mezzo a una situazione inedita e con proiezioni future apocalittiche, l’Ue appare più interessata al Mes che non a far fronte comune per sconfiggere un nemico trasversale come il Covid-19.

Lo ha fatto notare anche Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: “Ma l’Unione europea ha capito che l’emergenza Coronavirus va affrontata a livello comunitario? L’intervento della presidente Von Der Leyen su la Stampa e la risposta burocratica di Dombrovskis alla lettera del ministro Gualtieri, dimostrano purtroppo il contrario“.

Non basta certo ricordare che le regole europee prevedono già margini di flessibilità per i Paesi colpiti da un evento avverso – ha aggiunto Bernini – qui siamo di fronte a una situazione straordinaria, paragonabile a una guerra, che necessita quindi di interventi altrettanto straordinari con una strategia, appunto, comunitaria che preveda un piano colossale di investimenti infrastrutturali e il superamento di parametri troppi rigidi per affrontare una recessione che si presenta drammatica”.