“I russi si sono fermati”. Ucraina, primo stop delle truppe di Putin

Guerra in Ucraina, primo stop russo dall’inizio dell’invasione. Oggi, giovedì 7 luglio, è il 134esimo giorno di combattimenti, ma ci sono importanti novità. Negli ultimi scontri le truppe ucraine hanno inflitto pesanti perdite all’esercito russo. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine sulla propria pagina Facebook.

“Nella direzione di Kramatorsk, il nemico ha sparato contro le infrastrutture civili nelle aree di Siversk e Hryhorivka – si legge nel post di Facebook riportato da Unian – I soldati ucraini hanno inflitto perdite significative al nemico durante il suo tentativo di offensiva nelle aree degli insediamenti di Verkhnokamianske, Belogorivka e Hryhorivka. Gli occupanti si sono ritirati”. Dall’inizio dell’invasione è il primo stop dei russi.

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Russi respinti sia a Kramatorsk che a Sloviansk
Anche a Sloviansk, altra città chiave del Donetsk, gli attacchi dei russi sono stati respinti dall’esercito ucraino. Mentre l’intera regione del Lugansk è finita nelle mani degli occupanti, nella regione dell’est dell’Ucraina la situazione è diversa. Intanto il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen parla di nuovi tagli al gas e addirittura del blocco completo delle forniture dalla Russia.

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Anche a livello comunicativo lo scontro resta alto. Il ministro degli esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov accusa i Paesi occidentali, “responsabili della morte dei civili nel Donbass e in altre parti dell’Ucraina”. Gli Stati Uniti invece tentano di portare dalla propria parte i cinesi togliendo dazi con l’intenzione di isolare Vladimir Putin. Nelle ultime ore il bollettino del Ministero della Difesa ucraino ha fatto sapere che dall’inizio del conflitto i soldati russi uccisi sono stati 36650, mentre 1602 carri armati nemici sono stati distrutti.

 

L’Istituto per lo Studio della Guerra ISW ha rivelato che è la prima volta dall’inizio dell’invasione che i russi non riescono a conquistare nulla. Nel frattempo buone notizie arrivano sul fronte dei cosiddetti corridoi per il grano necessari per far uscire da Ucraina e Russia cereali e fertilizzanti: “Stiamo adottando una serie di misure – ha affermato il ministro della Difesa russo Sergej Sojgu – per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque del Mar Nero e del Mar d’Azov. Il pericolo di mine nelle acque del porto di Mariupol è stato completamente eliminato”.