I 5S diventano “verdi” La mossa “disperata” per evitare il tracollo

 

Dalle battaglie anti-casta alle delicate questioni ambientali. La svolta politica per il M5s, in crisi di consensi secondo i sondaggi e di identità in base alle critiche lanciate da diversi parlamentari che hanno lasciato il gruppo, potrebbe essere alle porte.

Secondo quanto riporta Italia Oggi Beppe Grillo pare ormai deciso ad andare avanti ad ogni costo nella creazione di movimento ‘green’ in grado di riposizionarsi al centro dello scacchiere politico italiano. Lo sguardo, però, va anche a quell’Europa in passato tanto criticata. Perché i pentastellati, dall’anima ambientalista, potrebbero anche compiere un ulteriore passo: chiedere in un prossimo futuro l’adesione al gruppo dei Verdi al Parlamento europeo.

Forse anche di questo si sarebbe discusso nel summit in programma a Marina di Bibbona, nel Livornese, a cui avrebbe preso parte, con ogni probabilità, anche il premier Giuseppe Conte oltre allo stato maggiore dei 5 Stelle, da Luigi Di Maio a Roberto Fico, passando per il capo politico reggente Vito Crimi e altri big pentastellati. Un’accelerata che sarebbe stata voluta dallo stesso garante pentastellato sempre più preoccupato per le divisioni interne. Ma il vertice grillino sarebbe saltato a causa della rabbia del cofondatore del Movimento, che alcuni beninformati descrivono su tutte le furie per la fuga di notizie.

“Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere”, ha scritto Grillo su Twitter. La citazione del filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein non è casuale ma viene descritta come una irritazione per la fuga di notizie rispetto a un incontro che doveva rimanere segreto. Il vertice potrebbe essere rinviato di qualche giorno, giusto il tempo di far “calmare” le acque. Di ufficiale è stato comunicato dall’associazione Rousseau che Davide Casaleggio sarà impegnato nel weekend con le due nuove tappe del tour digitale “La Base incontra Rousseau” e che “che non ha altri impegni previsti”. Niente vertici segreti a Marina di Bibbona, quindi. Contemporaneamente, però, si registrano anche mal di pancia tra i parlamentari per l’ennesimo “caminetto” tra pochi convocato all’insaputa dei gruppi.

Invece la possibilità che Grillo affidi il Movimento nelle mani dell’ex premier Giuseppe Conte è tutt’altro che sfumata. Anzi, secondo fonti vicine al comico genovese, “lo rafforzano ancora di più nella sua decisione”. Se c’è chi rema contro, sottolineano i fedelissimi del garante 5s, evidentemente siamo sulla strada buona.

Ma forse non tutto il male vien per nuocere. Perché lo stesso quotidiano economico, giuridico e politico, evidenzia che dietro il possibile rinvio del summit del M5s potrebbe nascondersi anche una mossa strategica: qualche giorno in più prima di prendere ufficialmente delle decisioni potrebbe essere utile a stemperare la tensione e a provare a recuperare i grillini “ribelli” e quelli che sono tentati di dire addio. Il tempo è prezioso. Ma anche la pazienza lo è.

 

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